venerdì 25 dicembre 2009

post natalizio

E adesso preparo i bagagli, che tra un paio di giorni me ne volo a Praga e non ho ancora preparato niente.

mercoledì 23 dicembre 2009

aggiornamento links

Da un po' volevo aggiornare l'elenco dei link. Poi, Alladr ha annunciato di voler eliminare il suo blog e ha fatto seguire l'azione all'annuncio. Pur con i miei tempi di reazione da bradipo cloroformizzato, a quel punto ho capito che dovevo agire, se non altro per non conservare un collegamento che puntava al nulla.

Alcune cose le ho trovate attraverso i link dei blog che già seguivo e quindi sono probabilmente note a tutti. Altrove sono arrivato per altre vie.

"You step onto the road, and if you don't keep your feet, there's no knowing where you might be swept off to", diceva quel tale, e lo stesso vale per i click del mouse.

Ci sono un paio di link riguardo ai quali vorrei spendere due parole, per chi non li conoscesse:

that guy with the glasses
è il sito di "nostalgia critic" e "nostalgia chick", oltre che di altri personaggi che apprezzo un po' meno. Fanno dei video di commento/recensione che personalmente trovo esilaranti. Per provarli al loro meglio consiglio altamente la recensione di ferngullly e il musical relativo all'holiday clusterfuck.

wil wheaton

è il blog di wil wheaton, noto da bambino come il protagonista di Stand by me e poi come il fastidiosissimo Wesley Crusher di tng. Fa lo scrittore ed è deliziosamente nerd.

helen sweetheart of the internet
E' il primo webcomic che mi è capitato di seguire, alla fine degli anni 90. Che io sappia non ci sono nuove striscie da anni, ma lo ricordo con affetto e quando ho deciso di mettere qualche webcomic tra i link ho deciso di ripescare anche lei.


Passando a tutt'altro argomento, mi sono iscritto a un corso di balli irlandesi. Sembra divertente. Vediamo un po' come va.

mercoledì 16 dicembre 2009

E se fosse di darsi una calmata?

Una breve considerazione personale che avevo intenzione di scrivere qualche giorno fa.

Tempo fa ho abitato a Milano per un paio di anni. La mia ditta mi aveva assegnato un appartamento affacciato su piazzale Loreto, a un'estremità di corso Buenos Aires. Rimanevo lì dal lunedì al venerdì. Ogni fine settimana, uscito dall'ufficio, prendevo il treno per torino e tornavo a casa. Il lunedì mattina ripercorrevo la stessa tratta in senso inverso.

Poi un giorno decido di fermarmi per il week end per visitare un po' la città. E mi sono trovato questa gente sotto casa.

Giovedì scorso esco di casa lasera per andare in palestra e trovo cassonetti incendiati e polizia schierata.

Certo, la più buffa è stata qualche anno fa quando un gruppo di estremisti di destra si è armato di randelli e ha organizzato una spedizione contro gli extracomunitari poco lontano.
E questo proprio mentre io passavo lungo la strada accanto con bastone e spada di legno per andare in palestra.

Mi è andata bene: non ho nemmeno saputo che stesse succedendo qualcosa finchè non l'ho letto sui giornali il giorno dopo. A posteriori mi chiedo però cosa sarebbe stato peggio: beccarmi le manganellate della polizia attirata dagli scontri o dover spiegare a un negrone incazzato che non c'entravo niente e che stavo solo andando a far ginnastica.

Insomma, ma possibile che a sta gente piaccia così tanto fare casino proprio quando ci sono io?

E mi è andata ancora bene che non sono più a Milano, che se no magari mi arrivava in testa un duomo, di sponda dopo aver colpito il nostro beneamato presidente del consiglio.

domenica 6 dicembre 2009

10 ragioni per cui i gdr sono come il sesso

10) si può fare anche da soli ma è meno divertente

9) praticarlo in pubblico attira sguardi perplessi

8) In alcuni casi (larp) richiede di indossare abiti particolari e usare oggetti di cui le persone normali non hanno mai sentito parlare.

7) Alcune persone lo fanno sempre nello stesso modo, altre cercano di cambiare sempre.

6) Molto dipende dalle persone con cui lo fai

5) Una piccola quantità di alcool disinibisce e rende l'esperienza più piacevole, ma troppo può renderla impossibile.

4) Esistono manuali al riguardo ma quello che conta è la pratica.

3) E' più piacevole se ci si lascia andare.

2) Alcuni rules lawyers cercano di imporre un regolamento che poi sono i primi a infrangere quando gli fa comodo.

Ma soprattutto, come constato ogni volta che parlo con qualche amica di mia madre cui lei ha descritto quei giochi strani per cui mi ritrovo con gli amici

1) Le persone che ne hanno sentito parlare ma non l'hanno mai fatto hanno strane idee al riguardo.

martedì 1 dicembre 2009

il mio problema con la fine del mondo.

Quella prevista per il 20.12.2012, intendo.

Come conviene comportarsi per i regali di natale quell'anno? Di solito preferisco comperarli in anticipo per evitare la calca delle feste, però, mi darebbe fastidio scoprire di aver fatto una spesa inutile.

L'apocalisse è già un fastidio di per sè. Scoprire che avrei potuto cogliere l'occasione per mettere da parte qualche soldo e non l'ho fatto sarebbe una vera scocciatura.

E poi, se uno non ha finito di pagare il mutuo su questa terra, gli trovano ugualmente posto nella Gerusalemme celeste oppure rifiutano di fargli credito? Un mutuo che dura oltre il 2012 conta come subprime perchè questo pianeta e chi lo abita potrebbero non esserci più dopo quella data?

martedì 24 novembre 2009

piacevolmente meta

Siamo talmente abituati a vedere simulazioni in CGI al cinema che non ci facciamo nemmeno più caso.

E sembra ancora più incredibile che ci sia stato un tempo in cui la grafica computerizzata era così impegnativa che costava di meno farla a mano.

Il film "1997 fuga da new york" ha, in una delle prime scene ,una simulazione wireframe (quella in cui il computer si limita a disegnare i contorni degli oggetti con righine verdi, per intenderci).
Carpenter, nella traccia di commento al film spiega che con i computer dell'epoca preparare quella simulazione sarebbe stato costoso. Quindi, per risparmiare, hanno costruito fisicamente la scena incidendo poi le strutture per far filtrare la luce di una lampadina all'interno. Filmando al buio hanno in effetti simulato una simulazione.

Una cosa del genere è successa anche con il film 'Tron'. Viste le limitazioni dell'epoca, la maggior parte delle animazioni computerizzate sono in realtà fatte a mano, un po' come cartoni animati.

L'anno prossimo dovrebbe uscire il sequel di Tron. A trent'anni di distanza dal primo immagino che la cgi sarà dominante. Mi aspetto però che cerchi di mantenere una certa uniformità stilistica con il suo predecessore.

Ovvero, mi aspetto che gli effetti simulino al computer una realtà che simula fisicamente una simulazione computerizzata della realtà.

Io trovo che sia un'idea buffa.

sabato 21 novembre 2009

dialoghi

Esterno, sera. Rientrando a casa insieme a un amico e trovandoci a parlare di una ragazza attraente appena conosciuta.

- Ti conviene lasciarla perdere. Tra l'altro ha quasi dieci anni meno di noi. Cosa speri che ci trovi una così in gente come noi?

- Mah, non è detto. A volte capita che una donna possa cercare un uomo con un po' più di esperienza, di maturità.

- Non ho detto "cosa ci cerca". Ho detto "cosa ci trova"

- Messa così, in effetti...

(pausa)

- Ci vediamo domenica per d&d?

mercoledì 11 novembre 2009

nessun' avventura sopravvive ai pg

Doveva essere un'avventura molto semplice per la mia nuova campagna a Changeling: the lost. I personaggi vedono un portale aprirsi verso una sorta di dimensione parallela. Un moribondo ne esce e pronuncia poche parole prima di morire. I pg attraversano il portale per capire cosa sia successo e trovano chiari indizi al riguardo (1).

Per tre sessioni di gioco ho cercato di mandare i pg che a controllare in quel punto. Gli si apre il portale davanti e loro lo ignorano. Un png autorevole spiega l'importanza di ciò che è successo e loro lo ignorano. Un biglietto, durante le successive indagini, chiarisce che in quel punto è successo qualcosa di importante e loro esclamano "Non so proprio dove sbattere la testa. Non abbiamo indizi" (2).

Nessun piano sopravvive all'incontro col nemico. Vale lo stesso principio per i gdr: nessun' avventura sopravvive all'incontro con i pg.

Eppure non sono state sgradevoli queste serate. Hanno girato in città incontrando alcuni dei personaggi che la animano e intuendo i conflitti tra le varie fazioni. Hanno conociuto un satiro che gestisce uno squallido albergo a ore e attende i clienti guardando film pornografici alla reception. Hanno visitato un re, immobile su di un letto d'ospedale. Il torace squarciato, le costole infrante e ripiegate verso l'esterno come un ikebana d'ossa eppure ancora vivo, anche se il cuore gli è stato sottratto.

Ho deciso di abbandonare gli indizi legati al portale e introdurre un importante png che sa molto ma non può parlarne o agire direttamente. I giocatori iniziano a sentirsi manipolati, il che rientra molto bene nell'atmosfera del gioco.

Intanto, inventarmi le motivazioni del png mi ha portato a aggiungere un nuovo livello di complessità. L'avventura è diventata più interessante della storiella lineare che avevo in mente.

Masterizzando un'avventura a un gdr è facile per il master pensare che è la *mia* campagna, la *mia* storia e i giocatori devono adeguarsi.
Invece è la *nostra* campagna, la *nostra* storia e il master ha il compito di tenere le cose in movimento. E' proprio così che si creano le avventure più interessanti.

E volendo, questa di lavorare *con* invece che *contro* è una buona idea anche fuori dall'ambito gdr.


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1)Intendo dire indizi *molto* chiari:l'assassino ha usato un contratto particolare molto potente che ha l'effetto collaterale di imprimere la mente di chi lo invoca nel paesaggio psicosensibile. Sul luogo del delitto campeggia una grande insegna lampeggiante al neon con il nome del posto in cui cercare.

(2) il massimo che si sono decisi a fare è stato tornare al portale per ributtarci dentro il cadavere. Giusto perchè se no fa disordine.

lunedì 26 ottobre 2009

devo imparare a dire di no

'cidenti a me e alla mia abitudine di accettare qualunque proposta sembri interessante!

domenica : gdr (d&D).
lunedì: corso di ballo
martedì : aikido
mercoledì: gdr (changeling: the lost)
giovedì: aikido
venerdì: tai chi + cinema (spettacolo delle 22.30)+ pub
sabato : aikido (pomeriggio)+ bagna cauda (sera)

Aggiungete per buon peso che sto cercando di preparare un paio di certificazioni e che comunque ho anche un lavoro.

Non posso ridurmi così tutte le settimane! Quando rientro a casa vedo il gatto di mia sorella(1) che corre a nascondersi perchè non è più abituato a vedere qualcuno in casa.


(1) mia sorella abita nell'appartamento accanto. SI può dedurre qualcosa circa il modo in cui tratta gli animali domestici dal fatto che il suo gatto preferisce chiedere asilo politico all'altro capo del pianerottolo.

mercoledì 14 ottobre 2009

perchè la gallina ha attraversato la strada?

urban fantasy:
in realtà vorrebbe farlo ma non ci riesce perchè c'è troppo traffico e nessuno rispetta i semafori
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sword and sorcery
per salvare la sua amata, rapita dal mago Pollastronius e tenuta prigionera nella torre del pollofante, oltre la strada infestata di auto che la gallina dovrà sconfiggere a colpi di becco corazzato.
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weird fantasy
per robolare l'incapsulo trisillogistico.
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high fantasy:
vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole. E più non mi scocciare.
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low fantasy
perchè dall'altra parte della strada c'è il becchime
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science fantasy
perchè dall'altra parte della strada c'è il becchime *dopo un passaggio dimensionale*
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dark fantasy
Perchè illudersi? Non ce la farà mai a attraversarla. Ecco che ci prova... arriva un'auto... squash.
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(e, più nello specifico:)


tolkien
a strada correva da un estremo all'altro dell'orizzonte, ricordando tra due ali di alberi possenti il tempo in cui Fluidomicil, re degli elfi e figlio di Paracetamol era giunto dalle lontane rive di Valinor a bordo delle aggraziate navi a forma di cigno e aveva ordinato che una strada attraversasse la natura incontaminata, tagliando come una lama attraverso la foresta così da giungere fino al regno nanico di Thorin Blastfarter e... uh, quale era gia la domanda ?
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Lewis
Se aslan ha detto di attraversare la strada allora la strada si attraversa. E poche storie.
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Terry Goodkind
Non è una gallina.
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Rowling
Per iscriversi a Hogswarth. Non lo può sapere con certezza, naturalmente, ma pensa proprio che la metteranno tra i chickenclaws.
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Moorcock
Becchime! Becchime e anime per il mio signore Arioch!
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Mercedes lackley
Per cominciare è una gallina omosessuale, ok? E poi è taaaanto sensibile e taaanto portata per la musica. Probabilmente va a un concerto con la sua ragazza.
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David Eddings
Probabilmente per la stessa ragione per cui l'hanno attraversata le 47 galline prima di lei. Le galline di Eddings si somigliano tutte.
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Lois McMaster Bujold
E' molto complicato e prima di arrivare dall'altra parte le capita di tutto.
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Lovecraft
Per una ragione troppo orrenda e blasfema perchè io la possa ricordare. Oh, la felice limitatezza della mente umana che le impedisce di comprendere le ragioni per cui le galline attraversano le strade!
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Zelazny
Spostandosi per attraversare la strada può alterare la realtà attorno a sè. Presto raggiungerà il pollaio primigenio di cui tutte le cose sono solo un'ombra.
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Meyer
Perchè dall'altra parte c'è un pollastro tanto figo e sberluccicante.

martedì 6 ottobre 2009

la serietà fa male

Allora. Qualche secolo fa, alcuni guerrieri giapponesi dovevano essere preparati anche all'eventualità di uno scontro senza armi. Siccome passavano la maggior parte del tempo a allenarsi con la spada, si inventarono uno stile di lotta che usasse gli stessi movimenti. così perdevano meno tempo a impararli.

flash forward e abbiamo i praticanti di aikido e daito ryu aikijutsu che si vantano della loro tradizione.

Qualche secolo fa, alcuni contadini cinesi si trovarono a doversi difendere. Non avendo altro sotto mano si arrabattarono a farlo con gli attrezzi del loro lavoro.

Flash forward e abbiamo i praticanti di certi stili che fanno i grandiosi per la loro abilità con i nunchaku.

Immaginiamo un universo parallelo.

In questo universo i giocatori di tennis sono sbeffeggiati e maltrattati da tutti. Si ritrovano quindi costretti a inventare un modo per difendersi. Hanno i muscoli di un braccio ben allenati e alcuni movimenti ben inculcati da varie ore di pratica quotidiana. Elaborano quindi uno stile di combattimento che consiste nel prendere l'avversario a racchettate in faccia o, in assenza di racchette, colpirlo con gli stessi movimenti che userebbero se ne avessero una.

flash forward e abbiamo i praticanti di tennis-jutsu che si ritrovano nell'uniforme tradizionale (bianca, scarpe da ginnastica, pantaloni corti per gli uomini, gonnellina per le donne) e passano un'ora e mezza due sere la settimana a sventolare una racchetta vantandosi della loro tradizione.

Alcuni particolarmente fanatici usano una racchetta di ghisa per sviluppare di più i muscoli.

il parallelo regge fino a un carto punto, ma secondo me certi praticanti di arti marziali si prendono fin troppo sul serio.

martedì 22 settembre 2009

stesso attore, altro film

Non è il genere che seguo di più, ma ho fatto uno strappo alla regola e mi sono visto "il diario di Bridgett Jones". Confido che un chick flick di tanto in tanto non sia così dannoso da causare un tracollo del mio tasso di testosterone e farmi spuntare le tette.



Casomai tenterò di compensare guardandomi qualcosa di intensamente maschile come una partita di calcio(1).



Comunque, il film è piacevole, simpatico e complessivamente innocuo. Almeno finchè non entra in scena costui.



Dopodichè, immagino che il film continui a essere piacevole, simpatico e complessivamente innocuo. Solo da lì in poi, ho preso a fantasticare di scenari non del tutto in linea con quelli probabilmente immaginati dall'autrice del libro da cui è stato tratto il film.



Cosa ci fa Baltar lì?Uno dei temi di bsg è la ciclicità della storia. La sua presenza indica che siamo vicino al culmine di uno dei cicli di creazione/distruzione? Quali personaggi sono cylon? Io scommetto su Bridgett: sembra troppo imbranata per non fingere. Da un momento all'altro tirerà fuori la pistola e farà fuori qualcuno.



Oddio, hanno suonato alla porta. Scappa, probabilmente è una squadra di centurioni! Vi massacreranno tutti!

Bridget Jones è un film interessante da guardare immaginandolo ambientato nell'universo di bsg.



Se qualche produttore vuole fare una nuova serie di bsg, può rivolgersi a me. Ho la storia già pronta. Anche il titolo: the battlestar of bridget jones. Sono certo che sarà un successo.





(1) Peraltro, qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai, dovendo scegliere tra guardare per 90 minuti uno dei seguenti:



a) 22 uomini in mutande

b) una donna



la scelta a sia considerata più maschia e eterosessuale.

mercoledì 9 settembre 2009

honest scrap


La sempre gentile (1) fed di to be a rock and not to roll mi ha assegnato il premio honest scrap. Oltre a ringraziarla, il regolamento prevede che io dica 10 cose su di me. Uhm... vediamo un po'.


1) Anni fa ho iniziato a scrivere un romanzo. Mi sono fermato un po' oltre la metà. Ho ancora la scaletta e di tanto in tanto medito di riprenderlo in mano, ma non riesco a metterci l'impegno che dovrei.

2) Quando qualcuno mi propone qualcosa di interessante tendo a accettare, finendo così per riempirmi di progetti cui faccio fatica a stare dietro.

3) come effetto collaterale di quanto sopra tendo a uscire quasi tutte le sere, per poi recuperare il sonno perso nel fine settimana.

4) il primo romanzo fantasy che io abbia mai letto è "le pietre di shannara", di Brooks

5) Per un certo periodo della mia vita mi capitava che la gente mi definisse dark. La cosa mi lasciava alquanto perplesso dato che non mi sono mai considerato tale anche se molti miei gusti sconfinavano in quell'ambito (poe, lovecraft, gaiman, king, anne rice,tim burton, il cinema espressionista tedesco...).

6) Buona parte del mio inglese deriva dall'abitudine di guardare film e telefilm in lingua originale. Di conseguenza so parlare del motore a curvatura dell'enterprise ma non come si chiede un biglietto di andata e ritorno in stazione. Quanto a ordinare da mangiare, l'unica cosa che so dire è "tea. Earl gray. hot!" come il capitano picard.

7) non mi piace guidare e trovo che i mezzi pubblici siano solo marginalmente meglio. Di conseguenza mi sposto soprattutto a piedi o in bicicletta.

8) posso passare varie settimane senza accendere la televisione, vivendo solo di dvd e filmati presi sul web.

9) Malgrado quel che potrebbe appariredai punti2 e 3, ci sono ambiti in cui sono discretamente misantropo, al punto che sono quasi dieci anni dall'ultima volta che sono andato in vacanza con qualcuno: preferisco la libertà di essere da solo e regolare la giornata secondo i miei ritmi.

10) quando prendo abbastanza sole da scurirmi, sulla mia spalla diventano visibili le iniziali di una ragazza, che mi ero inciso con un taglierino parecchi anni fa.

in teoria dovrei anche assegnare il premio a mia volta, ma non sono in rapporto con un numero sufficiente di blog per poterlo fare. Quindi, a rischio di essere tacciato di ignavia, penso che svicolerò via facendo finta di niente



(1) Ok. Non ho modo di sapere se è *sempre* gentile. Ma parlare della "solitamente gentile, almeno per quanto ho avuto modo di osservare nell'ambito piuttosto limitato del suo blog poi va a sapere, magari dal vivo è peggio di attila l'unno", fed non mi suonava bene

domenica 30 agosto 2009

precisione teutonica

In questi giorni ho fatto un salto a Berlino, per la curiosità di visitare una città che non conoscevo ma di cui tutti mi dicevano un gran bene.

La visita mi ha stimolato un paio di riflessioni cui magari accennerò in futuro. Intanto, vorrei dedicare questo post a tutti coloro che contrappongono abitualmente la precisione tedesca al pressapochismo italico.

Avete presente la colonna della vittoria? Sì che ce l'avete presente. Insieme con la porta di brandeburgo è uno dei monumenti che appaiono più sovente sullo sfondo dei servizi da quella città. E' quel coso alto con in cima un esapode dorato. Questo, insomma.

Ecco, la colonna ha una scala a chiocciola all'interno che permette di salire per godere del panorama. Lungo la scalinata i precisi, efficientissimi, meticolosi, impeccabili crucchi hanno ritenuto di affiggere alcuni cartelli di avviso.




Eh, i crucchi sì che ci sanno fare con le lingue! Mica come da noi che in un cartello ci saremmo affidati a un traduttore automatico. Sono certo che da loro c'è una persona specializzata che è andata a cercare le parole una a una sul dizionario per avere una traduzione davvero a puntino.

martedì 18 agosto 2009

Sulla sceneggiatura di Transformers 2

Anni fa avevo comperato un accessorio per d&d chiamato "dungeon master's design kit" che, almeno in teoria, avrebbe dovuto costituire un aiuto a progettare avventure per il mio gruppo.

Dovete capire che gioco con la stessa gente dal 1989 e, fino a un paio di anni fa, ero fisso nel ruolo di master. La mia immaginazione aveva bisogno di tutto l'aiuto che poteva trovare.

Il dmdk era un insieme di tabelle con situazioni standard. Ogni situazione era completa di una breve descrizione. Il dm avrebbe tirato ripetutamente 1d100 per ottenere una traccia degli eventi in base alla quale avrebbe costruito la storia.

Ecco, secondo me Bay ha trovato una vecchia copia del dmdk e ha esclamato "fico, così risparmio sulla sceneggiatura".

Su questa base, e avendo visto il film, posso ricostruire, con una certa approssimazione, i tiri di dado di bay durante la preparazione del film:

genere: action-adventure (1-39)

goal : twart monstrous plan (95-100)

hook : pressing buttons (91-100)

setting : exotic distant land (40-49)

specific setting (2 tiri) : military enchampment (68-72),ruins (78-80)

ally and neutral (qui bay ha barato : era previsto un tiro solo) : inquisitive chronicler (66-74), villain ally (96-00)

minor villain (2 tiri) : the misquided moralist (66-74), the coward (26,30)

master villain : the destroyer (41-50)

plot type: the a-b-c quest (1-20)

climax : bloody battle (1-10)

monsters: loving deciever (31-40),reconnaissance monster (88,100)

character encounter : qui bay non ha tirato. "character encounter?", ha chiesto. "Sarebbero quelli in cui non si spara? Ok. Passiamo oltre"

traps: framed (36-44)


Questo in definitiva è transformers2 : un film da uno zilliardo di dollari la cui trama è stata ottenuta tirando 16d100.


Sulla base della ricostruzione appena effettuata, possiamo rappresentare graficamente i range dei vari tiri effettuati da bay come:






e verificare quali sono le aree in cui questi range si sovrappongono e in che modo



Notiamo quindi quattro picchi e un quinto picco meno marcato marcato in posizione pressappoco 79-80.

Vedendola in un altro modo, possiamo parlare di due coppie di avvallamenti: la prima composta da due avvallamenti più grandi mentre la seconda è composta da avvallamenti più piccoli o da un avvallamento diviso in due parti.

Ora, cosa ci ricorda il profilo di una coppia di avvallamenti piuttosto larghi?

Beh, è piuttosto ovvio:



Ritengo così smentita la teoria secondo la quale la sceneggiatura di questo film è fatta con il culo. In realtà è fatta con con due culi. Gli sceneggiatori secondo l'IMDB erano tre. Immagino che il terzo abbia avuto un ruolo troppo poco importante per lasciare la sua impronta in modo visibile.

Però, intendiamoci: gli effetti speciali sono una figata.

E anche Megan Fox.

(e se qualcuno volesse un parere meglio motivato e meno cazzeggione, ecco la recensione di CMT, anche lui in salutare ritardo rispetto all'uscita del film nelle sale.)


venerdì 7 agosto 2009

egocentrismo

E' morto John Hughes

Alcuni suoi film (bella in rosa, breakfast club, la donna esplosiva ...) sono tra i più quintessenzialmente anni 80 mai girati. Non sono nemmeno male, a dirla tutta, anche se di certo non si tratta di materiale da oscar.

Sentire che è morto, beh, è come passare di fronte a un locale che frequentavi al liceo e vedere che l'hanno chiuso per aprire un negozio di elettrodomestici. Lo guardi, passi oltre e sai che è scomparso ancora un pochettino del mondo che conoscevi.

E a pensarci mi accorgo che è un po' cinico mettere sullo stesso piano la morte di un uomo e la chiusura di un ristorante. Ma in realtà, una persona mai incontrata, conosciuta solo sui titoli di testa di film visti in televisione è difficile sentirla come una persona vera.
Se sentissimo vere tutte le persone le cui vite sfioriamo per caso, tutti i nomi sentiti al telegiornale, tutte le vittime di incidenti apparsi sul quotidiano che leggiamo al mattino, se facessimo tutto questo non credo che riusciremmo a sopportare tutta la morte e la sofferenza che c'è al mondo. E, peraltro, penso che essendo un regista di una certa notorietà non se la sia passata poi così male, finchè è durata.

Per me è più come un simbolo di qualcosa di confuso, sempre più remoto dietro di me.

Qualcosa che ricordo con nostalgia anche se magari non è mai stato importante.

E che diventerà sempre meno importante ogni giorno che passa,

sabato 25 luglio 2009

new age e ricordi adolescenziali

Ho un conoscente impallinato per tutte le cose fumosamente mistiche, soprattutto se orientali. Il genere di persona fermamente convinto che tramite la meditazione e lo sviluppo dell'energia interiore si possa sviluppare ogni sorta di superpoteri.

Recentemente mi ha passato il dvd di "the secret". Per chi non lo conoscesse, cioè presumo quasi tutti, si tratta di un documentario didattico teso a spiegare la legge dell'attrazione, ovvero la teoria per cui se pensi a una cosa la fai succedere.

Non nel senso che le aspettative possono influenzare il modo in cui ci si comporta e quindi i risultati ottenuti. No, proprio nel senso che se vuoi un'auto nuova il modo migliore di ottenerla consiste nell'allineare quattro sedie in salotto come fossero le poltrone di un'auto e fingere di guidarla facendo brum brum con la bocca.
A quel punto, l'universo si occuperà di recapitartela in qualche modo.

Presumibilmente, ipotizzo io, completa di un equipaggio di uomini robusti in camice bianco.

Ora, quella di un universo così psicosensibile da realizzare qualsiasi desiderio è probabilmente un'idea carina per una storia fantasy. Neanche troppo originale: in "Hogfather", per dirne uno, succede qualcosa di simile.
Come rappresentazione della realtà però ha qualche problema.

Certo, si potrebbe dire che bisogna concentrarsi molto. Non basta esprimere un desiderio passeggero per realizzarlo.

Però...

Io me li ricordo gli anni del liceo. Ero molto, molto, molto concentrato. Non credo di essere mai più stato così concentrato così a lungo su nessun argomento.

Com'è che non battevo chiodo?


the secret.... boiata pazesca.

molto meglio questa parodia

sabato 18 luglio 2009

sfruttamento del lavoro minorile


Almeno, questa è la spiegazione più probabile, visto il mezzo che negli ultimi giorni vedo regolarmente parcheggiato nella rastrelliera delle biciclette accanto all'ufficio.

Chissà che ruolo ha.

A giudicare dalla competenza di certe politiche aziendali, secondo me è un dirigente.

venerdì 10 luglio 2009

retrocinema Faust (Murnau, 1926)

Anni fa, quando andavo al liceo, mi capitò di andare a Parigi in gita scolastica. La nostra classe era accompagnata dall'insegnante di storia dell'arte: un individuo le cui pittoresche eccentricità avevano fatto sì che, caso più unico che raro, fossero gli studenti minorenni a sentirsi imbarazzati per i comportamenti dell'adulto.

Tra i vari eventi di quei giorni spicca la visita al Louvre in cui il nostro accompagnatore, dopo aver bussato vigorosamente su vari quadri esclamando "al giorno d'oggi molti dipingono su carta, ma bisognerebbe dipingere su tela. Questi sono tutti su tela. Sentite come risuonano?" attirò la nostra attenzione su di un crocifisso.

Non ricordo chi fosse l'autore di quel dipinto. Mi pare fosse una cosa su legno di qualche tizio toscano. Giotto, Cimabue, qualcosa di simile. Il nostro augusto docente lo indicò con uno sprezzante gesto rotatorio del polso e commentò "Questo è qui solo per il nome dell'autore ma vedete che l'anatomia è sbagliata? A casa ho un crocifisso che ho dipinto io che è molto più bello perchè ho fatto le proporzioni giuste. "

Guardare certi vecchi film è come guardare certi vecchi quadri. può succedere che un quadro contenga errori di prospettiva che qualsiasi studente uscito oggi dall'accademia avrebbe facilmente evitato. Allo stesso modo può succedere in un film che ci sia qualche ingenuità che un regista moderno, anche senza troppo talento, non avrebbe commesso.

Ciò nonostante, Giotto e Murnau hanno un posto ben meritato nei libri di storia dell'arte o del cinema. Il mio prof del liceo e i vanzina sono invece Last e parecchio least.

Murnau, per chi non lo conoscesse, è lo stesso regista del "Nosferatu", per cui si era beccato una denuncia per plagio dalla vedova di Stoker. Forse per questo ha deciso di occuparsi di una leggenda medievale tedesca.
Male che vada si sarebbe arrabbiato qualche erede di Goethe, ma probabilmente anche lì il copyright oramai era scaduto.

La trama è quella nota: faust accetta un patto col diavolo e costui si rivela un partner commerciale non del tutto affidabile.
Corollario: fare patti col diavolo è una cattiva idea ma andare a letto con chi lo fa è anche peggio.
Il risultato è notevole.

Alcuni aspetti, dopo ottant'anni, sono inesorabilmente datati, ma tuto sommato c'è di peggio in film da cui ci separano pochi lustri.
In effetti, credo che tra i film di inizio novecento gli horror espressionisti e questo film in particolare siano tra quelli rimasti più godibili. Dopotutto, cosa rende "datato" un film se non i riferimenti a una quotidianità superata? Ma in un film del genere la quotidianità si trova già a due livelli di distanza: il primo è un distacco storico: il film è ambientato nel passato. Il secondo è un distacco estetico : che l'aspetto della realtà sia legato all'emotività più che alla realtà è un elemento fisso dell'espressionismo (il caligari, altro film stupendo, è straordinario per questo).

A questo punto, quasi non si nota che gli ottant'anni che ci separano dal pubblico originario aggiungano un nuovo elemento di distacco. Le immagini che affascianrono gli spettatori allora sono ancora affascinanti adesso. Mefistofele che incombe sulla vallata, il volo di faust sono scene che mi hanno lasciato senza fiato.



Poi, uno vede "transformers2: the revenge of the fallen" e pensa: vabbeh.

E uno si chiede anche: ma se i film invecchiano meno se non sono legati alla quotidianità, questo sarà vero anche per il fantasy? Tra un paio di secoli gli appassionati leggeranno i romanzi di Martin con la stessa passione di oggi?

Magari sì.

E magari per allora Martin avrà pure terminato gli ultimi libri, ma di questo sono meno convinto.

mercoledì 17 giugno 2009

segni di vita

Lo so. Sono un po' scomparso. Sono stato un po' preso da varie faccende. Non dirò di non avere avuto il tempo per scrivere, che non ce ne vuole tanto per buttare giù almeno qualche riga, ma la cosa tendeva a uscirmi di mente.

Intanto, al lavoro mi hanno segato venti giorni di ferie, tra qui e natale. Visto che si sente tanto parlare di gente in cassa integrazione, sospetto che la questione sia la legge della conservazione della quantità di ferie: siccome qualcuno che lavorerebbe sta a casa, tocca lavorare a qualcuno che starebbe a casa.

Intanto, ho ripreso l'abitudine che avevo anni fa di segnarmi su di un file txt qualcuna delle frasi che capita di sentire in ufficio. Quindi, ecco qualche assaggio delle mie giornate:


Come a cosa serve? Il backup serve a farti venire l'acquolina in bocca. Come una donna che te la fa vedere ma non te la da.
(considerazioni sulle difficoltà di ripristino)

collega 1 - Senti, tu che sei...
collega 2 (interrompendo, furioso)- No! Io non sento! E tu non mi devi dire che sono niente! perchè quando qualcuno inizia una frase dicendo "tu che sei" vuol dire che te lo vuole mettere nel culo!
collega 1 - Uh, volevo solo chiederti, tu che sei stato a Creta, come sono i trasporti pubblici da quelle parti?
(fraintendimento)

L'importante non è che l'applicazione funzioni. L'importante è che si installi.
(priorità)

Abbiamo una funzione "isCorretta" che restituisce true se è sbagliata e false se è corretta. Manca solo la risatina maligna nel commento
(Considerazione sui nomi parlanti delle funzioni java )

collega 1- Siamo in una situazione di merge
collega 2- Eh già. Abbiamo la merge fino al collo.
(Eufemismo)

collega 1 - E il flag cosa fa?
collega 2 - Mah, niente. Gira, vede gente, fa cose...
(se Nanni moretti aevesse ambientato un film da queste parti...)

// questo codice non ha mai funzionato: cerca nel MessageResource un bundle che non c'è
// ripristino il non funzionamento originale voluto da $collega
(commento nel codice di una web application)

collega 1 - questa roba è fatta con lo standard output!
collega 2 - Uh?
collega 1 - col culo
(eufemismo)

lunedì 11 maggio 2009

La soluzione ai testimoni di geova e altri scocciatori (sotto forma di haiku)

settimo piano
ascensore scassato
non vengono più

(lo so che è un po' sciatto, ma l'afflato poetico non mi ha lasciato il tempo di affinarlo)

venerdì 24 aprile 2009

mostri contro lumiere

I primi film dei Lumiere non hanno una trama. Lo spettacolo non era la storia, lo spettacolo era questa nuova tecnologia. Un filmato celebre e brevissimo mostra l'arrivo del treno in stazione. A quanto si dice, la scena ha talmente impressionato gli spettatori dell'epoca che molti sono fuggiti dalla sala, spaventati da quel mostro meccanico che pareva davvero dovesse uscire dal telo e travolgere il pubblico.

L'aneddoto è così noto che al museo del cinema di Torino hanno ricostruito l'esperienza. In una sala del museo uno schermo si apre e una locomotiva si dirige verso i visitatori.

Son andato a vedere "Mostri contro alieni" in 3d. Tra cent'anni, ne sono certo, qualche museo del cinema dedicherà una sala ai primi film in tre dimensioni. Gli appassionati della settima arte osserveranno con divertita condiscendenza la ricostruzione di ciò che stupiva i loro bisnonni.

Intendiamoci, sarebbe ingiusto accusare MCA di non avere una trama. Si tratta in definitiva di una boiatina simpatica e ossessivamente citazionista come tante. E ovviamente dagli anni 50 in poi ci sono stati vari tentativi di lanciare il 3d. Ma molte scelte mi sembrano tipiche di un genere ancora immaturo, che desidera esibirsi piuttosto che narrare. C'è una maniera marchingegnosa di sistemare la scena per impressionare lo spettatore con oggetti scagliati in primo piano. E in quanto spettatore, mi meraviglio e mi entusiasmo esattamente come si suppone che faccia.

E' affascinante. Vedere il futuro nel presente mi fa sentire una tale affinità con il passato. Cambia qualche condizione al contorno, ma la sostanza è sempre quella.

Ma rispetto alla fine del XIX secolo un miglioramento c'è, quando ci si trova in un'affollata sala cinematografica.

I cappelli a cilindro sono passati di moda.

mercoledì 15 aprile 2009

Sulle proprietà spirituali e metafisiche della cipolla

Sorvoliamo sul come sono capitato su questo sito

http://www.online-vitamins-guide.com/lang/it/fruits-n-vegetables/Onion.html

Ma a volte le traduzioni fatte con qualche marchingegno automatico portano a rivelazioni di rara bellezza.Non trovate affascinante sapere che la cipolla abbassa il colesterolo nell'anima?

Gli antichi egizi avevano la psicostasia in cui piazzavano l'anima su di una bilancia e vedevano se pesava più di una piuma, ma qui siamo a livelli sublimi, abbiamo scoperto la psicocolesterolemia. Che arrivi nell'aldilà e c'è l'angelo con la siringa che ti prende un campione di anima e tu devi attendere due giorni per l'esito dell'analisi.

Altro che Caronte, le monete che gli antichi mettevano sugli occhi dei defunti servivano per pagare il ticket.

Poi San pietro confronta i risultati con la tabella dei valori accettabili e squote la testa sconsolato "dov'è che vorresti andare, tu, con quell'anima tutta piena di colesterolo e trigliceridi?"

E allora tu ci provi a parlagli delle buone azioni che hai compiuto in vita. La volta che hai ospitato tua suocera per una settimana mentre aveva i muratori in casa dovrebbe bastare per darti la patente di martire. E aver resistito alla tentazione di spalmare la nutella sull'ostia della comunione deve pure contare qualcosa.
Ma san pietro ti guarda ieratico da dietro a venti secoli di barba bianca e ti spiega che sono altre le cose importanti.

"Guarda, con un'anima così minimo minimo ti toccano due secoli di purgatorio con insalate scondite e sei chilometri di corsa tutti i giorni."

E così, mentre ti allontani sconsolato con in mano le scarpe da ginnastica che San pietro ti ha offerto prendendole da un cassetto della sua scrivania, all' improvviso capisci cos'era quell'aroma che sentivi, e cosa si intende quando si parla di odore di santità.

Dalle porte del paradiso arriva un gran lezzo di cipolle.

domenica 12 aprile 2009

buona pasqua

In questi giorni non ho scritto niente perchè non sapevo cosa dire. Non sono bravo a fare la persona seria e gli avvenimenti recenti erano tali che il mio consueto modo di fare mi sarebbe sembrato fuori luogo.

buona pasqua.

le boiate riprenderanno a breve.

mercoledì 1 aprile 2009

notizie del giorno

E in questo giorno è comprensibile che le notizie possano avere un che di insolito.





mercoledì 25 marzo 2009

neolingue

A volte gli indizi puntano tutti in una direzione. E può capitare che quella direzione sia chiaramente sbagliata, ma anche troppo buffa per non fingere di prenderla sul serio.

Da quanche anno ho preso l'abitudine di guardare film e telefilm in lingua originale, almeno quando la lingua originale è l'inglese. Una scelta fatta un po' per la curiosità di sentire le vere voci degli attori e un po' per sentirmi meno in colpa quando passo il tempo a guardare star trek invece di lavorare.

Mi sono visto o sto vedendo in questo modo Star trek tos, Star trek voyager, star trek tng, star trek enterprise, red dwarf, battlestar galactica, big bang theory, doctor who, torchwood, dresden files e un discreto numero di film. Può succedermi di non cogliere qualche parola, soprattutto se gli attori hanno un accento britannico ma normalmente non fatico a seguirli.

Recentemente ho provato a guardare, una commedia inglese. Ho lasciato perdere dopo pochi minuti perchè non capivo una sola parola.

Cosa poteva avere di diverso? L'accento? Eppure con altri film inglesi non avevo grosse difficoltà.

La qualità dell'audio? Era ottima.

Poi ho capito.

L'unica differenza era l'argomento.

E allora è evidente: io non conosco l'inglese. Conosco il fantascientifico. Se non si parla di draghi, astronavi o macchine del tempo allora i dialoghi sono incomprensibili.

martedì 17 marzo 2009

Alcolici e astronavi

Nel più recente episodio di Battlestar galactica, nonchè penultimo della serie, alcuni personaggi bevono champagne. La cosa mi è sembrata poco realistica perchè lo champagne, per definizione, non può esistere in un'ambientazione che non comprenda la francia.

Riformulo la frase.

L'umanità è stata sterminata da una razza di robot umanoidi misticheggianti con problemi edipici e vaga per la galassia a bordo di astronavi in grado di compiere balzi a velocità superiori a quella della luce. L'aspetto poco realistico di questa storia è il nome di un vino.

Cosa caspita significa realistico? Chissà se gli autori delle varie opere fantasy o, in misura minore, fantascientifiche si pone mai seriamente questa domanda. Credo che qualcuno, probabilmente tra i migliori, lo faccia. Dovrebbe.

Se vogliamo essere realistici fino in fondo, un'opera fantasy non dovrebbe essere comprensibile. Non facilmente, almeno. Non senza un grosso sforzo da parte del lettore. Anche ammettendo che la razza umana sia anatomicamente la stessa, l'evoluzione della civiltà in un mondo completamente differente dovrebbe portare a usi e costumi completamente differenti.

Ci sarebbero alcune somiglianze di base: se le storie sono ambientate in un clima anche solo temperato esisteranno gli abiti per esempio, e anche in climi che non li richiedano probabilmente ci sarà almeno qualche forma di ornamento rituale. Ma non è detto che assomiglino a quelli che siamo abituati a vedere.

Ora, la ricerca del realismo non è sempre necessaria o anche desiderabile. La fantasy può essere anche fiabesco, in cui la questione diventa per così dire un realismo archetipico. Un cercare una correttezza simbolica più che una plausibilità reale. In questo caso aggiungere un realismo più terra terra potrebbe essere fuori luogo (anche se molta urban fantasy si basa proprio su questo contrasto).

Ma nel caso in cui ci sia un'operazione di world buliding, credo che un autore fantasy - un buon autore fantasy, almeno - confidi nella tendenza del lettore a sopravvalutare quali elementi sono più o meno intrinsecamente inevitabili.

Mi è capitato di sentire l'osservazione che una lingua è trasparente per chi la parla finchè non prova a impararne un'altra. Ovvero che le strutture linguistiche sembrano ovvie e naturali finchè non si acquista la consapevolezza di altre possibilità. Ecco, mi sono fatto l'idea che il realismo di un libro fantasy si basi molto su questa forma di trasparenza per cui l'abituale si confonde con il naturale.

E' naturale e realistico che le persone abbiano due braccia, due gambe, un naso, indossino giacca e cravatta, guidino un'automobile, bevano liquori, leggano libri, anche se di forma leggermente diversa per personalizzare l'ambientazione.

Champagne? Non lo bevo così spesso da considerarlo un fatto della natura alla pari della gravità o delle cravatte, quindi BANG! Eccomi sparato fuori dalla storia.

Chiaro che lettori diversi considereranno naturali cose diverse. Quidi in questo senso il realismo deve essere personalizzato per il pubblico che ci si aspetta di incontrare.

Deve essere mica tanto facile.

mercoledì 4 marzo 2009

retrocinema labirinto letale(mazes and monsters)




Chi si è avvicinato ai giochi di ruolo negli anni ottanta ricorderà che internet non c'era, il materiale tradotto era pochino e le principali risorse tra gli appassionati erano le fanzine fotocopiate o stampate al risparmio.

La mia preferita era Spellbook. Poi c'era Caos (non Kaos, che è venuto dopo ed era tutt'altra cosa) che però era quasi professionale e infine Rune, che non mi piaceva ma era di Torino e tentò addirittura la strada della pubblicazione da edicola.

Erano altri tempi, quando gli uomini erano veri uomini, le donne erano vere donne e le piccole creature pelose di alfa centauri erano vere piccole creature pelose di alfa centauri.

La fanzine tipica era scritta a macchina, arricchita con disegni molto dilettanteschi o con fotocopie di disegni saccheggiati da qualche copertina fantasy. Gli autori la fotocopiavano nella copisteria sotto casa e ne distribuivanoa mano qualche decina di copie nei negozi di giochi.


A chi voleva leggere un approccio più professionale restava la possibilità di comperare qualche rivista straniera. Credo che gran parte della mia generazione abbia imparato l'inglese leggendo l'ecologia del rugginofago su "Dragon", della tsr.

Dragon aveva tra le altre cose un'editoriale e una fitta rubrica di posta dei lettori chiamata "forum". Era il periodo in cui i gdr non godevano di buona reputazione. Associazioni come badd esistevano appunto per far sapere a tutti quanto fossero pericolosi per le giovani menti quei giochi con maghi e omicidi e demoni. Gran parte delle lettere pubblicate diceva cose come :
"I miei genitori hanno visto il film mazes and monsters e adesso non vogliono più che io giochi a d&d. Cosa posso fare?"


Naturale quindi che a forza di sentirne parlare venisse la curiosità di vedere come fosse questo film capace di incutere il terrore nelle madri di famiglia d'oltreoceano.

Innanzitutto va detto che si tratta di un film tv, con tutte le limitazioni di budget del caso. non fosse per l'argomento trattato e per la curiosità esser una delle prime interpretazioni di Tom Hanks sarebbe un discreto ma dimenticabile prodotto della sua epoca.

Così com'è diventa interessante nel contesto e per l'interpretazione che ne è stata tratta all'epoca. Basta scorrere i commenti al film sull'imdb per farsi un'idea:


Mazes and Monsters was the made-for-TV special at the head of the
anti-Dungeons-And-Dragons movement, spearheaded by Patricia Pulling who blamed
the game for her son's suicide the same year. I know people whose parents
confiscated and threw out/burned all their gear as a result of this film, which
suggests such games cause loving, sensitive kids to go insane and suicidal.


In effetti, l'argomento del film è un giocatore di ruolo che si immedesima eccessivamente nel personaggio e impazzisce. Una storia che senz'altro gioca parecchio sulle paure diffuse in quegli anni.


In un paio di occasioni, un poliziotto si lascia andare a un commento relativo a Mazes and monsters (una versione fittizia di dungeons and dragon) come un gioco estremo e pericoloso.


Per il resto, il film non da un'immagine particolarmente negativa del gioco a uno spettatore che abbia familiarità con l'argomento.


E' il dramma di una persona che perde la testa per correre dietro a un passatempo a ben vedere piuttosto ridicolo. Sostituisci "gioco di ruolo" con "donna" ed è la stessa storia del 90% delle commedie romantiche.

Il resto del gruppo di gioco appare addirittura in una luce relativamente positiva, e si impegna per cercare di riportare alla realtà il loro amico.


E' interessante notare come un film del genere debba apparire differente a chi invece non abbia dimestichezza con i gdr.

E' come un film sull'alcolismo. Lo spettatore normale sa che esistono gli alcolici, sa che è possibile esagerare, sa che sono casi particolari. Un'ipotetico spettatore che non ne sapesse niente ne trarrebbe un'idea ben diversa.

Ecco, è interessante come la cornice del dramma sia diventata così integrale al soggetto. I problemi psicologici dei personaggi si esprimono nell'ambito dei gdr, e i gdr, soprattutto agli occhi di uno spettatore dei primi anni 80, sono sufficientemente esotici da attirare l'attenzione e identificarsi con quelli.

In assenza di altri punti di riferimento che ne bilancino l'effetto il gioco di ruolo appare come una spaventosa causa di pazzia.

In questo senso è interessante. Perchè è un film che quando è uscito ha avuto un'impatto forte in un contesto molto specifico. Non è un film bello ma è un film rilevante.
Viene anche naturale comparare la visione dello spettatore dell'epoca con le nostre visioni contemporanee di spettatori odierni. A quelli sembrava naturale vedere i gdr come orridi e pericolosi perchè ne avevano esperienza solo in una circostanza molto particolare e drammaticizzata. Quanto spesso noi ci troviamo nelle stesse circostanze, mutando solo il particolare accessorio dell'elemento demonizzato?

Quanto al resto, è una boiatina abbastanza insignificante.

martedì 24 febbraio 2009

di solito non ricordo i sogni che faccio

Ma ultimamente, sarà che l'influenza e relativa febbre mi hano causato qualche piccolo cortocircuito cerebrale, sarà che mi sono guardato otto episodi del doctor who in due giorni, il mio inconscio ha deciso di darsi da fare più del solito.

Ho sognato di incontrare un ragno enorme vestito da cameriera, con il grembiule e la cresta.

Ho sognato di essere in uno di quei drive in che si vedono nei film americani ambientati negli anni cinquanta. Quando sulo schermo qualcosa usciva da un sarcofago e divorava i protagonisti, qualcosa usciva dal cofano della mia auto e divorava me.

Ho sognato - questa è la migliore - di camminare per i corridoi del museo egizio, incontrare una mummia e essere costretto a giocare a mamasciola per decidere chi dei due dovesse essere mangiato dall'altro. Che poi non so bene come si possa giocare una partita competitiva a mamasciola, ma nel sogno funzionava.
Poi, quando ho vinto e ho declinato l'offerta perchè la carne di 4000 ann fa è ben oltre la data di scadenza, la mummia ci è rimasta male e mi è toccato consolarla.

Con un inconscio che mi spedisce dei sogni del genere, chi me lo fa fare di guardare la tv?

sabato 14 febbraio 2009

una canzone d'amore per san valentino

in tema con lo spirito della giornata



Voltaire : dead girls

I have been in this line of work for a long time
And I have never seen anything so strange
It's so peculiar
Its all so deranged
See for yourself now

Ladies and gentlemen of the jury
step right up and view the freak
we caught him red handed down by the morgue
where he sleeps
and if you think that that's disgusting
Well, wait 'til you hear this
I never could do it justice
So hear it in his own words

Dead girls like me
Dead girls like me
Can't you see?

I don't expect you to understand me
I am not an ordinary man
and I have seen things with these eyes
you'd never comprehend
see for yourself now

take those living women
they have never shown me any kindness of any kind no
its not my fault i look this way
I try to talk to them
they look at me they walk away
so really is it so strange that

dead girls like me
can't you see?
only dead girls like me
oh,
dead girls like me
can't you see?
only dead girls don't walk away from me
sad as it seems

have you ever tasted love like this,
cool and smooth?
and have you ever been accepted unconditionally?
have you ever loved someone who didn't hurt you, didn't harm you?

There's no pain and there's no pressure
no verbal humiliation
there's no fear and there's no shame
there's no pulse now is it so strange?

dead girls like me
can't you see?
only dead girls like me
oh,
dead girls like me
can't you see?
only dead girls don't walk away from me
sad as it seems

giovedì 12 febbraio 2009

tanto per dire anche io qualcosa su watchmen

A quanto pare l'approssimarsi del film di watchmen sta scatenando riflessioni e timori (p.es. qui e qui )
Grazie a un amico che mi ha dato un passaggio in una police box chiamata tardis sono appena tornato dal futuro dove ho potuto vedere come è andata.


Alan Moore ha fatto una scenata dicendo che il film ha tradito lo spirito del fumetto


Gli appassionati sono stati delusi dal film ma soprattutto dal fatto che adesso watchmen lo conoscono tutti e loro non possono più tirarsela.


Un'infinità di nuovi appassionati d'altro canto l'hanno scoperto con il film e adesso continuano a citarlo convinti che faccia intellettuale irritando a morte quelli del punto sopra.


Una certa frase è diventata un luogo comune. Non puoi nemmeno chiedere qualcosa come "quando butti la pasta?" senza che qualcuno ti risponda scherzando "l'ho già fatto, mezz'ora fa".


A lucca, complice anche la crisi e il costo dei tessuti, la maggior parte dei cosplayer ha scelto un costume minimalista da dottor manhattan.



La maggior parte di loro, peraltro, era molto meno in forma fisicamente rispetto al personaggio che rappresentavano.


(e se poi le cose non dovessero andare come prevedo, posso sempre cavarmela dicendo che evidentemente era il futuro di una dimensione parallela.)


domenica 8 febbraio 2009

una modesta proposta relativa ala patente automobilistica

Gentile chi di competenza.

Mi è recentemente sovvenuto che il problema del traffico nelle nostre città troverebbe immediato benchè parziale sollievo se alle prove di teoria e pratica per il conseguimento della patente si aggiungesse una terza prova attitudinale.

Oh, non si preoccupi: non si tratta di nulla di particolarmente costoso. Anzi pensi alle ricadute positive sull'economia e sull'occupazione. Infatti si creerebbero nuovi posti di lavoro tra il personale incaricato di somministrare i test. Se questo non bastasse, consideri che anche la professione di tassista trarrebbe grande giovamento se un maggior numero di nostri connazionali fosse costretto a ricorrere ai loro servizi.

Insomma, questo potrebbe essere lo spunto che salva la nostra nazione dalla crisi e restituisce all'Italia il ruolo luminoso di faro cui tutto il mondo guarda in cerca di guida e riferimento.

Ma di cosa si tratta? mi chiederà lei a questo punto.

Ecco, innanzitutto si dovrà rinchiudere gli esaminandi in una stanza sigillata per un minimo di 48 ore. in questo tempo essi non avranno accesso nè a cibo nè a bevande nè a alcuna forma di contatto umano.

Allo scadere delle 48 ore li si condurrà in una seconda stanza. Qui si troveranno :

  • 1 piatto di agnolotti caldi e fumanti
  • 1 bicchiere di una bevanda dissetante
  • 1 individuo di bell'aspetto, del sesso preferito dall'esaminando, svestito e disteso con fare invitante su di un letto.
  • 1 volante con annesso clacson appoggiato per terra in un angolo della stanza.

Se l'esaminando ignora il cibo,

e non nota nemmeno la bevanda,

e si disinteressa all'individuo che lo attende a letto

e si tuffa immediatamente sul volante e inizia a fare casino suonando il clacson e urlando inciviltà senza ragione apparente,

beh, allora lo si caccia fuori a pedate e lo si avvisa che non potrà ritentare l'esame per almeno un paio di lustri. Così magari nel frattempo si da una calmata.


Che ne dice, signor chi di competenza, non le sembra una bella idea? Si può fare?

domenica 1 febbraio 2009

le leggi della bibliodinamica

L'idea di questa lista mi è venuta uno di questi giorni, un mattino, osservando lo scaffale che si trova proprio davanti al mio letto e meditando che si è di nuovo riempito e che è di nuovo ora di mettere da parte qualche scatolone. Da qui la legge numero 1.

Poi mi ha preso la mano. Adesso è diventata una lista sulla falsariga delle varie leggi di murphy.

1) la carta stampata si espande fino a riempire tutto lo spazio disponibile

2) Il libro che ti serve è impilato al fondo della fila più indietro nel ripiano più fuori mano
2.1(corollario)) di un altro scaffale
2.2(corollario)) a casa di qualcuno a cui hai dimenticato di averlo prestato

3) Il libro che vuoi citare è quello di cui hai dimenticato il titolo

4) definiamo T il tempo necessario per leggere con calma tutti i libri che vorresti leggere.
definiamo T1 il tempo a disposizione.
T1 è sempre <<T

5) Se vuoi fare colpo su di una persona e hai letto nove dei dieci libri di un dato autore, lei vorrà parlare del decimo, così farai la figura dell'ignorante.

6) Tutte le storie finiscono con la morte di tutti i personaggi. Se c'è un lieto fine vuole solo dire che l'autore ha preferito smettere di scrivere finchè le cose andavano bene.

7) Se un saggio si legge con piacere probabilmente è troppo superficiale perchè valga la pena di farlo.
(corollario) Se un saggio merita di essere letto probabilmente è noioso.

9) il libro che hai venduto per due lire per fare spazio sullo scaffale è diventato celeberrimo e adesso la tua prima edizione varrebbe quanto la tua casa.

10) Il manuale che insegna a fare piccole riparazioni in casa ha un minuscolo errore tipografico che però è sufficiente a minare l'integrità strutturale di tutto l'edificio.

11) Il libro con un capitolo in bianco per un errore tipografico è proprio quello di cui non trovi lo scontrino.

12) Il libro con i capitoli scambiati per un errore tipografico è quello in cui i colpi di scena hanno la massima importanza, e la tua copia comincia con
"Sì, sono io l'assassino - disse il maggiordomo".

13) Se nascondi la tua collezione di "Stantuffami" dietro ai trattati sull'apicultura uzbeca del 700 scoprirai con sorpresa che i tuoi ospiti sono appassionati dell'argomento e quelli sono proprio i libri che vogliono estrarre dallo scaffale per darci un'occhiata.

14) Nell'80% dei libri tradotti dall'inglese le persiane sbattono noiosamente, le tende sono noiose e il traffico è noioso pure lui. L'estero è un posto molto tranquillo e silenzioso, ma di una noia letale.

15) Il romanzo di cui hai sentito parlare benissimo deluderà le tue sapettative. Quello che invece pensi sia una porcata sarà esattamente come te lo aspetti.

16) Il libro che cerchi da anni sarà in offerta a 2 euro sulle bancarelle proprio quando hai dimenticato il portafogli a casa.
(corollario) quando tornerai con i soldi, il negoziante l'avrà già venduto a qualcun altro

martedì 27 gennaio 2009

retrocinema, dark crystal



No. Nel titolo non mi riferisco a una rassegna di Tinto Brass. Anche se la sua specialità ben si presterebbe a una retrospettiva.

E' solo che ho deciso rivedermi, in qualche caso vedermi per la prima volta, qualche vecchio film. Intendo quindi cogliere l'occasone per scrivere di volta in volta qualche commento al riguardo.

Sono film della mia generazione, usciti negli anni 70-80. Per qualcuno potrebbe anche essere l'occasione per scoprirli per la prima volta.

Ovviamente non escludo che la nostalgia possa falsare un po' la mia opinione dato che su questi film ho accumulato venti o trenta anni di emozioni. E' uno strato piuttosto spesso attraverso cui scavare.

Sarà capitato anche a voi ripensare a un film visto tanto tempo fa e chiedervi se è davvero bello come lo ricordate. Magari l'avete visto ai tempi delle medie o addirittura delle elemntari e, diamine, i vostri gusti sono ben cambiati da allora.

Voglio dire, quel tempo vi interessavano i giochi e la fantascienza, non i membri del sesso opposto.
Adesso i membri del sesso opposto vi interesserebbero pure, ma nel tempo libero siete troppo occupati a giocare e leggere fantascienza per occuparvene.

O magari vi è capitato di sentir parlare di un film, vederne qualche immagine e rimanerne affascinati per anni senza avere l'occasione di guardarlo.

Ecco, di dark crystal ricordo appunto di averne sentito parlare. Ne ho letto la novelization pubblicata, mi pare, in un urania argento. Ricordo di averne visto qualche immagine qua e là.

Adesso, finalmente mi sono tolto lo sfizio di guardarlo.

E' un film imperfetto ma notevole.

Non è una pellicola che rimanga impressa per la storia. La trama è la solita quest condita di incontri pittoreschi. In effetti, il film era stato presentato come film per bambini e la trama è abbastanza da bambini : semplice semplice ma ricco di mostri, massacri, torture e genocidi. Le solite cose che si trovano nelle favole, insomma.

E' un film di world building. La ricostruzione di un mondo bizzarro e spesso decadente il più fantastico e differente possibile dal nostro. Capita di rado di intuire un attore in costume sotto una creatura bizzarra. Visivamente è splendido.

Il problema di questa scelta è che facendo interpretare ogni ruolo a pupazzi più o meno antropomorfi si perde molta espressività. Manca persino il protagonista umano in cui il protagonista possa identificarsi, al contrario per esempio del successivo e tecnicamente simile "Labyrinth" o dal più recente Mirrormask di mc Kean, di spirito molto differente ma accomunato dal proliferare di forme bizzarre.

Il difetto, insomma, è che si tratta di una full immersion in un altro mondo. Il pregio è che, hei, è una full immersion in un altro mondo: ce ne fossero di film che hanno il coraggio di tentare un approccio simile!

Come film per bambini, comunque, credo che sia terrificante. Come si suppone debbano essere i film per bambini. L'infanzia dopo tutto è una stagione di emozioni intense.

venerdì 16 gennaio 2009

latino e fosfori verdi

"qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia".
(Legge di Clarke)


Le idee migliori arrivano al pub. Come i peruviani che vengono a vendere le rose. Per quel che ne so i due eventi sono correlati. Magari i peruviani sono portatori sani di fantasia.

Di recente chiacchieravo del fatto che l'informatica al cinema è magia. E mi sono accorto che la cosa va oltre il semplice comportamento improbabile di qualche computer.

Perchè oviamente tutto si comporta in modo improbabile al cinema. Fa parte del fascino del mezzo.

Intendo dire che i computer si comportano in modo pressochè identico alla magia.

In alcuni film il il computer è visto come porta verso un'altra realtà. A volte giustificando la cosa come una realtà virtuale e a volte no. Come in tron, il 13^piano e l'ovvio Matrix tanto per dare qualche esempio.

A volte, soprattutto nei film girati in tempi in cui la parola pc evocava un partito di sinistra e non un comune elettrodomestico, è davvero un oggetto magico nel senso più puro del termine.

L'esempio più clamoroso è il film "la donna esplosiva" in cui si sconfina nel voodoo. C'è persino la bambolina di plastica trasformata magicamente in quel considerevole pezzo di topolona anni 80 che era Kelly le Brock.





Dopo la seconda Dragoon media la conversazione passa a argomenti più esoterici : i fosfori verdi.

Al cinema i professionisti dell'informatica usano quasi sempre un monitor a fosfori verdi (o un emulatore di terminale impostato in quel modo, vai a sapere). Questo anche quando nel mondo reale l'informatico medio userebbe ambienti di sviluppo come eclipse o visual studio.

Il superHacker di turno digita per un po', tocca magari il mouse un paio di volte ma di solito nemmeno quello, poi schiaccia invio e avviene il miracolo. Di solito rappresentato da un'impressionante animazione ad hoc.

ora,

* è alquanto difficile che qualcuno riesca a scrivere un programma che gira al primo colpo. Soprattutto se è un programma complesso. Ancor di più se usa quello che sembra un comune editor di testi invece di un ambiente di sviluppo

* E in ogni caso chi cavolo gielo fa fare di scrivere un programma complesso? Voglio dire, se stai lottando contro il tempo per scrivere un software che ti permetta di entrare nei computer dell'astronave aliena (che già è una bella sboronata di per sè), non ti converrebbe lasciare perdere le animazioni fighette e concentrarti su quello che serve?

vabbè.

Quello che notavo è che l'informatica ha sovente l'estetica dell'informatica di una volta.

Se il protagonista del film è un tizio qualunque allora gli applicativi mostrati possono anche essere quelli familiari al pubblico come un browser o un programma di messaggistica. Altrimenti abbiamo monitor monocromatici, poco o nessun uso del mouse, zero interfacce grafiche. Almeno fino al lancio dell'immancabile animazione che ilustri l'effetto del programma.

Penso dipenda dal fatto che il cinema usa un linguaggio fatto di simboli. E' una caratteristica necessaria per un mezzo visivo che non può perdere tempo in spiegazioni. Le immagini che simbolizzano l'informatica sono state definite da un pezzo e oramai ce le teniamo.

E' un po' come nei bagni pubblici dove le porte sono distinte con l'omino in pantaloni e la donnina con la gonna anche se non è più tanto sicuro che una donna indossi quel tipo di abbigliamento.

In ogni caso, il risultato è interessante. L'hacker, di solito vestito in modo trasandato (abiti quindi riconoscibilmente diversi da quelli delle persone normali) usa un linguaggio incomprensibile e arcaico per generare effetti magici.

Se questa descrizione non vi fa venire in mente niente, sono certo che da qualche parte su youtube debba esserci quella scena de "i maghi del terrore" in cui Boris Karloff e Vincent Price lanciano magie recitando impeccabili frasi magiche come "cave canem" e "per aspera ad astra". Io volevo linkarla ma non l'ho trovata

insomma, i monitor monocromatici ai fosfori verdi stanno diventando l'equivalente fantascientifico del latino : una lingua antica che è la lingua del potere di pochi iniziati.

Buffo.


Oh, e anche se finora parlavo di cinema, nessun post sull'informagica può essere completo senza almeno menzionare i romanzi del ciclo di wiz. Tra l'altro almeno i primi sono disponibili gratutitamente sulla bean library, che non guasta.

In un regno dominato dalla magia un grande mago evoca in aiuto un mago da un altra dimensione . L'evocato risulta essere un informatico del nostro mondo detto "wiz", un mago dei computer, insomma.

Costui scopre che gli incantesimi sono complicatissimi e procede a inventare un nuovo modo di comporli. Invece di un unico grande incantesimo usa tanti piccoli incantesimi specializzati che si richiamano a vicenda.

Con questi incantesimi semplici crea anche un macroincantesimo sempre in funzione che gli dia accesso alle magie che ha preparato.

Insomma, si inventa la magia object oriented e un sistema operativo magico unix like. Poi va in giro per il mondo friggendo i cattivi urlando cose come "spells/battle/fireball.sh"

Ovviamente i demoni sono *veri* demoni, e quando nel secondo volume un quindicenne allupato si occupa di progettare un'interfaccia migliore il risultato è un'interfaccia grafica *molto* user friendly e *molto* grafica.

domenica 4 gennaio 2009

clima invernale

In famiglia abbiamo una casa in un paese del monferrato. D'estate ci abita mia madre. D'inverno, quando mia madre viene a svernare a Torino la casa rimane chiusa.

Oggi ho portato alcune sedie per sostituire quelle che stanno cadendo a pezzi.

Sono allibito constatando quanto cambi il clima uscendo appena un poco dalla città. Gia che c'ero ho colto l'occasione per fare qualche foto.

La prima non è un vetro smerigliato. Sono le incrostazioni di ghiaccio sulla finestra.

(non so perchè siano quasi in bianco e nero. C'era un po' di nebbia, credo che sia quello che ha fatto sparire i colori) .

L'inverno è scomodo. Ma esteticamente non è niente male.




















venerdì 2 gennaio 2009

Se la vita fosse un fumetto

Come sarebbe la mia vita se abitassi nel mondo dei fumetti? Immagino che dipenderebbe dallo sceneggiatore che mi becco.

In un momento in cui non avevo niente da fare ho formulato qualche ipotesi.

La realtà

Mi sveglio. Mi vesto. Faccio colazione. vado al lavoro. La sera partita a d&d.


Chris Claremont :

Mi sveglio. Mentre mi preparo la colazione incontro altre venti versioni di me stesso provenienti da dimensioni alternative.

La sera gioco a d&d con i 20 me stessi alternativi e litighiamo perchè vogliamo usare tutti lo stesso personaggio.

alan moore

Mi sveglio. Facendo colazione noto che le briciole della brioche si dispongono lungo geometrie proprie della grande piramide d'egitto. Al lavoro, in pausa caffè, discuto di come il simbolismo dei tarocchi si ritrovi nelle componenti di un sistema operativo. Per rilassarmi leggo fumetti di pirati.

La sera gioco a d&D con gli amici durante la riunione di loggia

tiziano Sclavi

Mi sveglio. faccio colazione rimuginando tra me che il mio lavoro non mi piace. Quando apro la porta per uscire di casa, quella si trasforma in una bocca zannuta e mi mangia. Dissolvenza in nero mentre penso "Qualcuno dovrà avvisare i miei amici che stasera non ci sono per la partita".

goscinny & uderzo

Mi sveglio. Faccio colazione con due cinghiali arrosto. Al lavoro, quando gli utenti vengono a lamentarsi che l'applicativo che ho sviluppato non funziona, bevo un sorso di pozione magica e li meno.

La sera giochiamo a d&d con un tavolo vicino al fuoco. Al posto delle patatine abbiamo una pila di cinghiali arrostiti.

Grant morrison

mi sveglio.
Per colazione bevo una tazza di lsd invece del caffelatte.

Stan lee

Mi sveglio. Mentre faccio colazione vengo morsicato da un ragno radioattivo. In ufficio il mio capo è contento perchè può appendere la mia scrivania al soffitto e risparmiare spazio.
La sera a d&d rompo le scatole al mago del gruppo dicendo che non può usare come vuole la bacchetta delle palle di fuoco perchè da un grande potere vengono grandi responsabilità.

Neil Gaiman

Mi sveglio. Al lavoro il capo delle risorse umane è una divinità egizia con la testa di sciacallo. Quando ho dei problemi al pc il tecnico è una ragazza nuova, molto carina, pallida e con una croce ansata al collo che mi spiega che l'hard dik è morto. "Come un dodo" sono le sue parole. Le chiedo se posso rivederla dopo il lavoro "Sì, ci rivedremo presto" risponde in tono allusivo.
Quando la reincontro più tardi in strada mi spiega che potrei essere costretto a mancare alla partita di stasera.

In alternativa :

Neil Gaiman (versione alternativa)

Non mi sveglio.

frank miller

Mi sveglio. Faccio colazione con salsiccia a birra. Mi gratto virilmente i testicoli. Andando al lavoro vengo coinvolto in una rissa che vinco scaraventando il mio avversario contro una parete di mattoni.
In ufficio mi trombo una segretaria bellissima che viene subito uccisa da un gruppo di ninja.

Nel pomeriggio la mia rubrica segna :
14 : meno qualcuno per ottenere informazini
15 : picchio i ninja
16 : i ninja picchiano me
17 : spareggio tra me e i ninja : vinco io
18 : puttan tour
19 : ceno virilmente con hamburger e birra
20 : muoio