Chi si è avvicinato ai giochi di ruolo negli anni ottanta ricorderà che internet non c'era, il materiale tradotto era pochino e le principali risorse tra gli appassionati erano le fanzine fotocopiate o stampate al risparmio.
La mia preferita era Spellbook. Poi c'era Caos (non Kaos, che è venuto dopo ed era tutt'altra cosa) che però era quasi professionale e infine Rune, che non mi piaceva ma era di Torino e tentò addirittura la strada della pubblicazione da edicola.
Erano altri tempi, quando gli uomini erano veri uomini, le donne erano vere donne e le piccole creature pelose di alfa centauri erano vere piccole creature pelose di alfa centauri.
La fanzine tipica era scritta a macchina, arricchita con disegni molto dilettanteschi o con fotocopie di disegni saccheggiati da qualche copertina fantasy. Gli autori la fotocopiavano nella copisteria sotto casa e ne distribuivanoa mano qualche decina di copie nei negozi di giochi.
A chi voleva leggere un approccio più professionale restava la possibilità di comperare qualche rivista straniera. Credo che gran parte della mia generazione abbia imparato l'inglese leggendo l'ecologia del rugginofago su "Dragon", della tsr.
Dragon aveva tra le altre cose un'editoriale e una fitta rubrica di posta dei lettori chiamata "forum". Era il periodo in cui i gdr non godevano di buona reputazione. Associazioni come badd esistevano appunto per far sapere a tutti quanto fossero pericolosi per le giovani menti quei giochi con maghi e omicidi e demoni. Gran parte delle lettere pubblicate diceva cose come :
"I miei genitori hanno visto il film mazes and monsters e adesso non vogliono più che io giochi a d&d. Cosa posso fare?"
"I miei genitori hanno visto il film mazes and monsters e adesso non vogliono più che io giochi a d&d. Cosa posso fare?"
Naturale quindi che a forza di sentirne parlare venisse la curiosità di vedere come fosse questo film capace di incutere il terrore nelle madri di famiglia d'oltreoceano.
Innanzitutto va detto che si tratta di un film tv, con tutte le limitazioni di budget del caso. non fosse per l'argomento trattato e per la curiosità esser una delle prime interpretazioni di Tom Hanks sarebbe un discreto ma dimenticabile prodotto della sua epoca.
Così com'è diventa interessante nel contesto e per l'interpretazione che ne è stata tratta all'epoca. Basta scorrere i commenti al film sull'imdb per farsi un'idea:
Mazes and Monsters was the made-for-TV special at the head of the
anti-Dungeons-And-Dragons movement, spearheaded by Patricia Pulling who blamed
the game for her son's suicide the same year. I know people whose parents
confiscated and threw out/burned all their gear as a result of this film, which
suggests such games cause loving, sensitive kids to go insane and suicidal.
In effetti, l'argomento del film è un giocatore di ruolo che si immedesima eccessivamente nel personaggio e impazzisce. Una storia che senz'altro gioca parecchio sulle paure diffuse in quegli anni.
In un paio di occasioni, un poliziotto si lascia andare a un commento relativo a Mazes and monsters (una versione fittizia di dungeons and dragon) come un gioco estremo e pericoloso.
Per il resto, il film non da un'immagine particolarmente negativa del gioco a uno spettatore che abbia familiarità con l'argomento.
E' il dramma di una persona che perde la testa per correre dietro a un passatempo a ben vedere piuttosto ridicolo. Sostituisci "gioco di ruolo" con "donna" ed è la stessa storia del 90% delle commedie romantiche.
Il resto del gruppo di gioco appare addirittura in una luce relativamente positiva, e si impegna per cercare di riportare alla realtà il loro amico.
E' interessante notare come un film del genere debba apparire differente a chi invece non abbia dimestichezza con i gdr.
E' come un film sull'alcolismo. Lo spettatore normale sa che esistono gli alcolici, sa che è possibile esagerare, sa che sono casi particolari. Un'ipotetico spettatore che non ne sapesse niente ne trarrebbe un'idea ben diversa.
Ecco, è interessante come la cornice del dramma sia diventata così integrale al soggetto. I problemi psicologici dei personaggi si esprimono nell'ambito dei gdr, e i gdr, soprattutto agli occhi di uno spettatore dei primi anni 80, sono sufficientemente esotici da attirare l'attenzione e identificarsi con quelli.
In assenza di altri punti di riferimento che ne bilancino l'effetto il gioco di ruolo appare come una spaventosa causa di pazzia.
In questo senso è interessante. Perchè è un film che quando è uscito ha avuto un'impatto forte in un contesto molto specifico. Non è un film bello ma è un film rilevante.
Viene anche naturale comparare la visione dello spettatore dell'epoca con le nostre visioni contemporanee di spettatori odierni. A quelli sembrava naturale vedere i gdr come orridi e pericolosi perchè ne avevano esperienza solo in una circostanza molto particolare e drammaticizzata. Quanto spesso noi ci troviamo nelle stesse circostanze, mutando solo il particolare accessorio dell'elemento demonizzato?
Quanto al resto, è una boiatina abbastanza insignificante.
5 commenti:
sai che è una vita che voglio vedere questo film? prima o poi me lo farò prestare dal mio master.
Tanto per la cronaca: la mamma del mio master è una psichiatra e non ha mai detto a sulla passione del figlio per il trittico fantasy-gdr-modellismo (neanche dopo aver visto mazes and monsters) ^_-
Anche questo mai sentito prima. -__-
@fed: è un film interessante, nel contesto del suo impatto quando è uscito. Secondo me vale la pena di vederlo.
@cmt: bene. Hai visto come leggere questo blog arrichisce la tua cultura a ti schiude nuovi orizzonti?
bel post, grazie.
e non solo perché menziona un film che neanch'io avevo mai sentito (ho letto un solo numero di dragons, manco tutto, molti anni fa) ma perché allarga il discorso.
e mi ha fatto pensare, in sequenza, due cose: 1) negli anni '90 noi avevamo un buzzurro come l'avvocato faraon, che cercò una certa notorietà accusando i giochi di ruolo della morte di un giovane suicida (anche i genitori dissero: non è colpa dei gdr!)(e faraon riuscì nel suo intento: i media gli regalarono ampio spazio e io di lui mi ricordo ancora adesso); 2) un po' di tempo fa ho letto un giornale che ci avvertiva di un fatto: certe inculate possiamo prevederle: arrivano da ovest e lì dove hanno origine si verificano sempre con un certo anticipo. l'elenco delel inculate prevedibili si chiudeva con quest'ultima grande crisi. be', però anche la fine delle medesime arriva quasi sempre da ovest, e anche quelle lì si vedono con un certo anticipo (adesso i gdr sono accettati, no?).
speriamo che sia un buon segno.
@alladr : lieto di essere piaciuto.
L'avvocato faraon! Santo cielo, l'avevo dimenticato. Per fortuna se ricordo bene è durato poco.
Quanto alle inculate che arrivano da ovest... è vero. Quello che vorrei è che non ci limitassimo a prendere solo il peggio.
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