Siamo talmente abituati a vedere simulazioni in CGI al cinema che non ci facciamo nemmeno più caso.
E sembra ancora più incredibile che ci sia stato un tempo in cui la grafica computerizzata era così impegnativa che costava di meno farla a mano.
Il film "1997 fuga da new york" ha, in una delle prime scene ,una simulazione wireframe (quella in cui il computer si limita a disegnare i contorni degli oggetti con righine verdi, per intenderci).
Carpenter, nella traccia di commento al film spiega che con i computer dell'epoca preparare quella simulazione sarebbe stato costoso. Quindi, per risparmiare, hanno costruito fisicamente la scena incidendo poi le strutture per far filtrare la luce di una lampadina all'interno. Filmando al buio hanno in effetti simulato una simulazione.
Una cosa del genere è successa anche con il film 'Tron'. Viste le limitazioni dell'epoca, la maggior parte delle animazioni computerizzate sono in realtà fatte a mano, un po' come cartoni animati.
L'anno prossimo dovrebbe uscire il sequel di Tron. A trent'anni di distanza dal primo immagino che la cgi sarà dominante. Mi aspetto però che cerchi di mantenere una certa uniformità stilistica con il suo predecessore.
Ovvero, mi aspetto che gli effetti simulino al computer una realtà che simula fisicamente una simulazione computerizzata della realtà.
Io trovo che sia un'idea buffa.
martedì 24 novembre 2009
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5 commenti:
non credo di essere psicologicamente pronta a un seguito di Tron... quanto meno spero che abbia l'aspettoanacronistico che mi immagino
@fed: a dire il vero, il trailer mi fa sentire abbastanza ottimista. Ci sono le motociclette che lasciano la scia come nel primo, anche se fatte in modo un po' più moderno. Lo stile sembra abbastanza riconoscibile
Il sequel di Tron mi incuriosisce; tra l'altro, sono sorpreso di trovare qualcuno che conosca Tron, dato che ogni volta accennavo a questo film la gente mi guardava come se fossi allucinato.
Una considerazione che non c'entra molto, ma che mi è venuta in mente con questo post, è "Street fighter", storico picchiaduro della Capcom cui giocavo da ragazzino. Fecero vari sequel, che sfociarono in una versione in celluloide, con Van Damme e il grande (fu) Raul Julia. Il film era una boiata colossale. Non paghi, i dirigenti di Capcom decisero di produrre una versione videogame presa dal film: un videgioco tratto da un film tratto da un videogioco.
Superfluo dire che non ho preso mai in considerazione l'idea di giocare a Street fighter: the movie videogame.
trovo che sia più che buffo, poetico. questo masturbatorio rispecchiarsi della realtà nella sua finzione mi fa tornare alla mente il pessoa che versifica "il poeta è un fingitore...".
non sapevo degli effetti speciali di tron, grazie.
@cappellaio: mi stupisce quello che dici: pensavo fosse un film abbastanza famoso e di culto. Almeno, la maggior parte delle persone con cui mi capita di parlarne lo considera tale (d'altra parte la maggior parte delle mie frequentazioni sono informatici. Dato l'argomento del film questo introduce un bios non irrilevante).
Riguardo al film che mi citi, ricordo una cosa simile anche per il film "Dracula di Bram Stoker", che citava fin nel titolo l'autore del romanzo da cui era stato tratto. La novelization ha conservato il titolo del film, per cui è diventato: "Dracula di bram stoker, di fred saberhagen".
@Alladr
Rovino la mia reputazione da intellettuale se ammetto che pessoa l'ho conosciuto solo perchè veniva nominato nel fumetto "cybersix"?
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