lunedì 25 febbraio 2008

coraline, teaser trailer

Il mio scorso post era criminalmente serioso e privo di riferimenti a fantasy, fantastico o fantascienza.
Giusto per compensare un po', ecco il teaser trailer per Coraline.

Coraline è un bel libro di Neil Gaiman. Non la sua opera migliore forse ma senz'altro niente male. Una fiaba inquietante su di una bambina che si imbatte in una copia gentile e preoccupante dei suoi genitori, con bottoni al posto degli occhi e una crudeltà nascosta sotto i modi cortesi.

Il libro, dicevo, è decisamente piacevole. Del film in lavorazione avevo sentito parlare e ne avevo visto un micropezzetto. adesso, uno sguardo al teaser trailer fa ben sperare che le atmosfere siano quelle giuste.


prima o poi, i nodi vengono al pettine

Nelle ultime vignette di un bel ciclo di fumetti di Neil Gaiman, un personaggio si trova a riflettere sul fatto che "oggi è il primo giorno del resto della mia vita". E si trova a considerare che quella frase è scontata, banale e insulsa, ma probabilmente tutte le grandi verità sono così : banali, scontate e insulse fino a quando non capita di scoprirle per davvero.
Ecco, mi trovo d'accordo. Ci sono frasi sentite mille volte, di una banalità sconcertante che, quando capitano al momento giusto, hanno un effetto molto al di là di quello che sarebbe lecito attendersi. Come una piccola forza che, con l'aiuto di una leva, riesce a sollevare un grande peso.Una frase così, per me, è questa :

"Prima o poi i nodi vengono al pettine".

Ora, io non so bene perchè questa frase mi sia rimasta così impressa. Forse perchè avevo iniziato a lavorare da poco e ero capitato in un ufficio che, adesso me ne rendo conto, era un nido impressionante di psicopatici per nulla rappresentativo della vita lavorativa in generale. In dieci anni che faccio questo lavoro, in nessun altro posto mi è capitato di avere due capi uno dei quali scaraventasse oggetti addosso alle persone e l'altro si presentasse con "Riconosco il tuo accento. Sei uno stronzo. Quelli che vengono da lì sono tutti stronzi".
Gli oggetti scaraventati in giro, sia detto per inciso, includevano anche occasionali lattine di coca cola, così che l'ufficio si trovava ad avere pareti maculate da belva africana . Le persone fortunatamente no, un po' per fortuna e un po' per un residuo di buon senso da parte del lanciatore folle.

Una sera, dopo essere usciti alle dieci per competare una scadenza, mandando giù quello che un pub vicino all'ufficio definiva cibo messicano ,un collega con cui avevo legato commentò che non si può farla sempre franca perchè "Prima o poi i nodi vengono al pettine".
Non è una frase particolarmente originale. Bastasse sentirla per essere illuminati, l'Italia sarebe una nazione di bodhisattva e passeremmo il tempo a mezz'aria nella posizione del loto. In quell'occasione, però, mi è rimasta impressa.
Alcuni parlano di karma, destino, provvidenza o giustizia divina. Io tendo alla calvizie e uso una metafora tricologica. Peggio ancora, credevo di farlo finchè una ricerca su google mi ha avvisato che l'espressione in questione non si riferisce ai capelli ma alla trama su di un telaio. La mia scarsa oculatezza nella scelta di allegorie e metafore spiega perchè non diventerò mai celebre per avere fondato una religione, ma il senso è quello.

Negli anni ho incontrato un certo numero di individui come i miei due capi. Tutti ne abbiamo incontrati. Il compagno di classe al liceo che crede sia divertente scaraventarti contro l'armadio e buttare la tua roba dalla finestra. Il bulletto che ti aggredisce per strada per rubarti quattro soldi ma soprattutto per far vedere che lui è più forte di te. L'arrogante della compagnia che si fa aspettare un ora ma poi, quando arriva, tutti devono scattare subito e obbedirgli. Tutti abbiamo incontrato gente così. bambini che amano strappare le ali alle mosche e adulti per cui gli esseri umani sono solo mosche un po' più grosse con cui divertirsi. Sospetto che tutti siamo stati così, in qualche occasione, ma solo pochi ne fanno uno stile di vita.

A volte mi capita di reincontrare per caso queste persone che mi rendevano la vita impossibile anni fa. Osservandole con distacco, adesso che il tempo ha eroso la paura e il rancore che provavo nei loro confronti, mi rendo conto di una cosa: non sono mai felici. Spesso non fanno altro che lamentarsi o imprecare contro questo o quell'altro che impedisce loro di ottenere quello cui hanno diritto. Sempre qualcosa d'altro, sempre il mondo che è ingiusto nei loro confronti e non fa quello che loro vorrebbero.
In qualche modo, prima o poi, i nodi vengono al pettine e ci sono conseguenze per non sa vedere il mondo che come un nemico o uno schiavo. Sospetto dipenda dal fatto che il mondo è bello grosso, e averlo tutto quanto come nemico non è una grande idea.

mercoledì 20 febbraio 2008

Anche i giocatori di ruolo amano

San valentino è passato da un po' ma oggi mi è tornata in mente questa canzone. L'avevo scoperta tempo fa su segnalazione di quello scrigno pieno di gemme che è la sezione tangency di rpg.net. Così ho fatto appello al buon vecchio google. per recuperarla e..

Se mai vi servisse una colonna sonora per un appuntamento romantico con un giocatore di d&d (meglio se nei realms), ecco qui :

Critical hit on my heart

I was lost in the dungeons of love
In a cavern so cold and lonely
And I couldn't see the bright stars above
And I thought to myself if only
Someone would appear that could take me from here
And dwell with me in a garden

This being alone is like the spell flesh to stone
And my skin is beginning to harden
And then you appeared with your composite bow
And said you'd liberate me from my shackles
And notched and arrow imbued with the power of love
And aimed a called shot straight at my cockles

And rolled a critical hit on my heart
- Critical hit on my heart –
Critical hit, critical hit on my heart
Now just roll maximum damage
And I will belong to you

Like Heironeous with his two handed sword
Or Drizzt Do'Urden when he fought all the drow that one time
You hit me with unstoppable force
And set a powerful spell on my mind

I picked up spell resistance from the enchanted school
So I could bend up all these magic pretences,
And though always use it as a general rule
This time I'm lowering all my defences

So roll a critical hit on my heart,
- Critical hit on my heart -
Critical hit, critical hit on my heart,
Critical hit on my, Critical hit, critical hit

You only rolled seventeen
But you got the improved critical feat,
And I just know you're going to confirm it
So just roll maximum damage
And I will belong to you

You analyze the dweomer
To find out what made me give my heart so soon
But I tell you if you'd only seen her
She’s stronger then all the magic of

Like a vorpal sword or hand of Vecna,
Or the greatest thing in your category
So while you're here why don’t I just tell ya
I'll toss my ring of three wishes if you give yourself to me

So roll a critical hit on my heart,
- Critical hit on my heart -
Critical hit, critical hit on my heart,
Critical hit on my, Critical hit, critical hit

You only rolled seventeen
But you got the improved critical feat
And I just know that you're going to confirm it
So roll max damage and I will belong to you

potete ascoltarla a :


http://marshall-gray-grayporter-hotmail-com-cri-mp3-download.kohit.net/_/281325

lunedì 18 febbraio 2008

una buona domenica

Per qualche tempo il clima mi aveva illuso con un'apparenza di primavera. Questo fine settimana, evidentemente lieto di avermi adescato fuori città, ha deciso di tornare invernale. La cosa mi ha un pochino indispettito.

Ieri è stata una buona giornata, clima a parte. Innanzitutto sono andato alla mostra della collezione guggenheim. Mi stupisce sempre quanto ammirare i quadri originali in una galleria sia diverso dal vedere le stesse immagini in un libro, in un catalogo o sul monitor di un pc. Non dovrebbe esserlo. Le immagini sono quelle. Se qualcuno andasse a misurare la frequenza e il numero dei fotoni che arrivano sulla mia pupilla nell'uno o nell'altro caso gli strumenti dovrebbero misurare valori del tutto analoghi. Ma c'è qualcosa nella reale presenza fisica di un Picasso o di un Mirò che ne fa un'esperienza differente. Ho deciso che quando sarò famoso e ricchissimo, un picasso e un paio di Mirò me li prendo di sicuro.

In serata, su indicazioni di amici che erano coinvolti nell'organizzazione dello spettacolo, siamo andati a una rappresentazione teatrale de "la visita della vecchia signora" di Durenmatt.
Ammetto che, anche se wikipedia definisce quest'opera come la più famosa dello scrittore svizzero, io non ne sapevo niente."La visita della vecchia signora" descrive, con toni a metà tra il farsesco e il tragico, la visita di una donna incredibilmente ricca nel suo paese d'origine.
Mentre all'inizio tutti sembrano convinti che al sua venuta rappresenti una grande opportunità, presto si chiarisce che costei è, sì, disposta a distribuire una enorme ricchezza, ma solo in cambio dell'uccisione di un uomo che in gioventù l'ha abbandonata dopo averla messa in cinta.
Il dramma è proprio incentrato su questa situazione e sul fatto che nel paese non ci sono individui veramente malvagi.Piuttosto, man mano, senza quasi accorgersene, ognuno fa afidamento sugli altri e comincia a spendere oltre le proprie possibilità immaginando che prima o poi qualcun altro finirà per compiere quel gesto che, a prezzo della vita di uno, arricchirà tutti. E crescendo i debiti, cresce la necessità di denaro. Così, quell'uomo che all'inizio tutti sembravano rispettare diventa sempre più disprezzato man mano che diventa sempre più necessario che qualcuno lo uccida .
Bello spettacolo e tutt'altro che banale, che mi ha fatto rimpiangere ancora una volta il fatto di non essere più competente in fatto di opere teatrali. Quante ottime cose ci sono al mondo che mi piacerebbero se solo le conoscessi.

Insomma, una domenica bella piena come non me ne capitavano da un po'.

mercoledì 13 febbraio 2008

red dwarf

Ne avevo sentito parlare con affetto. Poi, finalmente mi sono deciso e me la sono procurata.

santo cielo. Come ho fatto a vivere fino a oggi senza averla mai vista?

red Dwarf è una serie televisiva della bbc di qualche anno fa, uscita tra l'88 e il '99. Non so se sto facendo la figura dell'ignorante a scoprirla adesso, ma è bellissima. E' la cosa più simile alla guida galattica per gli autostoppisti che io abbia mai visto. Incluso il film della guida galattica per gli autostoppisti.

Due parole alla svelta al riguardo.

Red dwarf è il nome di un'astronave mineraria su cui lavora Lister, ultimissima ruota del carro e personaggio alquanto cazzeggione. Quando il capitano della nave scopre che Lister ha portato illegalmente sull'astroanve una gatta gravida lo punisce rinchiudendolo in una camera di stasi fino alla fine del viaggio.Quando finalmente Lister esce dalla camera di stasi, tutto il personale dell'astronave è stato ucciso da una fuga di radiazioni e il computer di bordo ha tenuto Lister in stasi finchè la radiazione non fosse scesa a livelli accettabili. Sono passati tre milioni di anni. sull'astronave ci sono solo più tre personaggi : Lister, l'ologramma del suo insopportabiel superiore Rimmer e Cat, appartenente a una razza di umanoidi incredibilmente vanesi discesi dalla gatta di Lister.

Per le prime stagioni è una classica situation comedy incentrata sui dialoghi di questi personaggi. Poi, man mano che il budget cresce, si introducono effetti speciali più elaborati e trame più complesse.

L'umorismo è di stampo molto inglese (strano, vero, per una serie della bbc?) spesso con venature macabre. Ma non mi sento di provare a descriverle. Ecco semplicemente un paio di spezzoni da youtube,

Gli embed sono disabilitati. Probabilmente c'è anche un modo per inglobare ugualmente i video nel post, ma sono troppo pigro per indagare al riguardo.

Lister scopre di essere l'ultimo sopravvissuto sulla nave
http://www.youtube.com/watch?v=nyKF2qd0-iQ

Rimmer e il gatto vengono processati da un'entità potentissima e costretti a giustificare la loro esistenza
http://www.youtube.com/watch?v=9tGO79BtWUI

Un tostapane che mi ricorda certi marchingegni della guida galattica http://www.youtube.com/watch?v=LRq_SAuQDec&NR=1

e appena avrò finito gli episodi, ho un paio di puntate di dresden files cui voglio dare un'occhiata.

domenica 10 febbraio 2008

10 spunti narrativi punibili con pene corporali

Ho deciso : visto c'è da cambiare governo, mi candido per diventare dittatore assoluto dell'italica penisola. La mia piattaforma elettorale consiste nella promessa di rendere punibili con pene corporali le boiate peggiori tra quelle di cui si rendono colpevoli gli autori letterari e/o cinematografici .

Ecco nel dettaglio la legge applicherò appena eletto :


10) Mantenere la suspance usando giri di parole laboriosissimi per non dire cosa sta succedendo :

10 frustate


Ho letto il codice da vinci in italiano. Magari era rovinato dalla traduzione, anche se Valla di solito sa il fatto suo, ma era *tutto* pressapoco così:

"Si mosse rapidamente verso il luogo ove doveva andare. Sentiva dentro di sè una pressione impellente che lo sospingeva a fare quello che doveva fare e sapeva che avrebbe dovuto farlo in fretta o le conseguenze sarebbero state drammatiche.

Percorse a grandi passi il corridoio illuminato verso la stanza che stava cercando. Al termine, un pittogramma sulla porta identificava la funzione della stanza per chiunque avesse avesse le conoscenze necessarie per interpretarlo. Lui le aveva.

Attraverò quella porta e si trovò nel posto in cui sapeva che avrebbe dovuto essere. Serrò la porta alle spalle e osservò per un istante la sedia dall'aspetto particolare che si trovava nella stanza. Finalmente era arrivato dove doveva essere e poteva fare ciò che sapeva di dover fare.

Finalmente, con un sospiro di sollievo, si calò le braghe, si sedette sul water e cagò"

9) Un personaggio dimostra la sua genialità giocando a scacchi e sorprendendo l'avversario dandogli scacco matto :

20 frustate

Questo *non*, dimostra che il personaggio sia particolarmente furbo. Dimostra solo che il suo avversario non sa giocare.

Cosa perfettamente accettabile, visto che sono scienziati occupatissimi a inventare l'iperpropulsione a fiato di ramarro o un nuovo tipo di fagioli che non causa flautolenza o qualcosa del genere. Se il protagonista è il super-ultra-fanta genio dalle cui ricerche dipende il futuro dell'umanità preferisco anche io che passi il suo tempo a lavorare piuttosto che a studiare le varianti della difesa siciliana.

Avete mai visto una partita tra giocatori di livello decente? Non finisce con il matto. Finisce perchè a un certo punto il matto è inevitabile e lo sconfitto abbandona. Presentare un personaggio come il supergenio e fagli sconfiggere l'avversario per scacco matto fa l'effetto di quelle pubblicità del "ti piace vincere facile?".


8) Il personaggio, pur vivendo nel nostro medioevo o in un mondo fantasy equivalente, ha gli ideali di un americano contemporaneo : fa il bagno almeno una volta al giorno, professa libertà di parola e di religione e ritiene ingiusta la discriminazione in base a razza, sesso o nobiltà di nascita.

20 frustate.

No comment

7) Infodump alla "Come sapete..."

10 frustate

Perchè nella realtà parliamo tutti così, giusto? Ricordo l'ultima volta che che ho offerto un passaggio in auto a un amico : gli ho subito detto "Come sai, l'automobile è un mezzo di locomozione su quattro ruote mosso solitamente da un motore a scoppio. I modelli di automobile più diffusi sono..."

Heinlein lo faceva spesso e glielo perdono perchè è di un'altra epoca e perchè ha abbastanza talento da farselo perdonare. Questo non vale per la maggior parte degli autori che usano questa tecnica (per fortuna sono sempre meno).

6) Il mondo (è un ambientazione fantasy) è diviso in varie nazioni. All'interno di ogni nazione, ogni personaggio è intercambiabile con qualunque altro.

20 frustate


Eddings, sto dicendo a te.

5) L'autore pratica qualche arte marziale asiatica e non riesce a concepire che possa esistere un modo differente di combattere, anche se l'ambientazione è di tutt'altro genere.

15 frustate

Sono ragionevolmente certo che Lancillotto non facesse kung fu.

4) I falsi finali :

5 frustate per ogni apparizione del mostro dopo la prima

questa è più cinematografica che libresca, ma sono davvero stufo di film in cui il finale è grossomodo :

Cicla fino alla fine del film

il cattivo di turno muore

in realtà non è morto e attacca l'eroe sbucando dal nulla

fine ciclo


3) L'autore ha scritto un romanzo (o ciclo di romanzi) di successo. Dopodichè ogni altro romanzo (o ciclo) è sostanzialmente una riscrittura del primo con i nomi dei personaggi cambiati :

20 frustate per ogni romanzo o ciclo dopo il primo

Mr Eddings... ci si rivede!

2) Personaggi di umile origine che sono abilissimi in qualunque cosa facciano

50 frustate

Nel ciclo della spada della verità, il protagonista è un rustico abitante di un villaggio sperduto nei boschi.

Nel giro di pochi anni diventa il più saggio governante, il più abile mago, il più agile guerriero, il più talentuoso scultore, il più astuto stratega, il più profondo filosofo...

E soprattutto, il crimine numero uno che non resterà impunito :

1) Pubblicare 11 volumi di un ciclo di 12 e morire prima di completare il dodicesimo :

resurrezione tramite apposito incantesimo clericale e lavori forzati alla macchina da scrivere

Jordan, questa non te l'ho perdonata! (E, Martin, con i ritmi che tieni ti sto guardando con sospetto).

giovedì 7 febbraio 2008

I maghi del terrore




Ho un collega che compra libri e dvd in quantità industriale. Poi, se non gli piacciono li butta via. Amo le persone così : da quando gli ho intimato di regalarli a me piuttosto che buttarli ho un flusso inesauribile di materiale in ingresso totalmente gratuito.


Certo, non sono tutte cose interessanti, ma ogni tanto qualcosa di carino arriva.

Come il dvd de "I maghi del terrore".

Boris Karloff

Vincent Price

Peter Lorre

Jack Nicholson (giovanissimo e quasi irriconoscibile)

regia di Corman

Sceneggiatura di un certo Richard Matheson. Un nome che qualcuno potrebbe aver sentito nominare di recente.

Capperi! E il pazzo lo voleva buttare via!

"I maghi del terrore" è, sorprendentemente, una commedia. Il titolo originale "The raven" allude alla celebre poesia di Poe da cui il film prende spunto moooolto liberamente. In effetti, giusto per dare l'avvio alla vicenda, con il corvo del titolo che si rivela un mago trasformato dal cattivo di turno (Karlof) arrivato a chiedere aiuto.


Ricordavo di avere visto questo film parecchi anni fa, in televisione e mi chiedevo che impressione mi avrebbe fatto rivederlo adesso. In effetti, temevo che l'avrei trovato insulso, come mi è capitato altre volte a rivedere le mie passioni d'infanzia.
In effetti è invecchiato.Ma è invechiato bene. Forse proprio per la sua natura di parodia. Gli attori stessi sembrano divertirsi e le ambientazioni un po' datate si integrano bene con l'atmosfera scanzonata e le formule magiche in impeccabile latinorum ("veni vidi vici!" "cave canem!").


Insomma, l'ho rivisto con piacere.

E il pazzo lo voleva buttare via !

lunedì 4 febbraio 2008

L'arte di non leggere

Il titolo è una citazione di Shopenhauer. Casomai pensaste che io sia così colto da citarlo così en passand, la verità è che conosco la frase per via di una vecchia trasmissione televisiva con Fruttero e Lucentini. Ho ancora un taccuino con quel titolo. Faceva parte del materiale promozionale distribuito alla fiera del libro di Torino. Per qualche anno l'ho usato,paradossalmente, per annotarci i titoli che mi interessavano tra le recensioni lette qua e la.

Per anni sono stato un appassionato accanito di fantasy/sf . Qualunque cosa uscisse la comperavo e la leggevo. Conosco gente che è ancora così. Compra tutto, legge tutto e poi si lamenta della bruttezza delle sue letture. Ci sarebbe da dire su quel tipo di piacere masochistico che spinge a ricercare qualcosa anche quando tutto indica che sia una pessima idea. Sospetto dipenda da come ci si vede : se ci si immedesima nell'essere appassionati, allora ci si ritrova per coerenza a comportarsi come tali anche quando non varrebbe la pena di farlo. Un vero e proprio fenomeno di dipendenza psicologica.
Speriamo che le autorità non se ne rendano conto. Se equiparassero i romanzi fantasy alle droghe, temo proprio che il signore degli anelli con le sue mille e passa pagine, andrebbe ben oltre la modica quantità.

I miei scaffali sono colmi. E se nella massa ci sono diverse perle, sono ben nascoste dietro alle boiate comperate solo per completezza.
Ci sono pile di Brooks, colonne di Dragonlance (che, tranne per quelli di Weiss e Hickmann sono...uh...non particolarmente ben scritti), pinnacoli di urania di cui non riconosco oramai nè autore nè titolo. Ci sono addirittura le edizioni in inglese della trilogia degli avatar, pubblicati dalla tsr per giustificare il cambiamento di regole di AD&D dalla prima alla seconda edizione, comperati durante una splendida vacanza in Scozia e letti prima che la traduzione italiana riuscisse nell'incredibile compito di peggiorarli ancora (1).
I miei scaffali sono, in breve, colmi di robaccia che non riesco a credere di avere realmente comperato.

Sono contento di essere invecchiato e avere imparato che la cosa importante non è tanto cosa comperare, ma da cosa stare alla larga.
E se per questo mi perdo qualche capolavoro, mi consola l'idea di avere scampato molta spazzatura.

(1) Memorabile il prete che si lamenta di non potersi più trasformarsi in non morto. Perchè se "turn" significa trasformarsi,allora "turn undead" non può significare che quello.

sabato 2 febbraio 2008

Oggi è il giorno della marmotta!

http://www.groundhog.org/




Amo molto quel film e ci sono rimasto di sasso quando ho scoperto per la prima volta che Punxsutawney Phil esiste sul serio !

- In piedi campeggiatori, camperisti e campanari, mettetevi gli scarponi :oggi fa freddo.
- Qui fa freddo tutti i giorni, fa freddo. non siamo mica a Miami beach.