martedì 15 aprile 2008

post-elezioni

Non sono mai stato particolarmente attivo per quanto riguarda la politica. La prima volta che mi sono schierato da una parte piuttosto che dall'altra era all'epoca del liceo. Studiare in una scuola decisamente di sinistra mi ha portato automaticamente a simpatizzare per la destra.
Non sono fatto per le maggioranze e, comunque, il piglio da liceali esaurisce il dibattito nell' urlare insulti più forte del proprio avversario. A quel punto, intolleranza per intolleranza, preferivo quelli che non si spacciavano per paladini delle differenze. Non un gran che di motivazione la mia, lo ammetto.

Poi, persi di vista i liceali isterici, le mie posizioni sono scivolate in tutt'altro verso.

Negli ultimi tempi ho avuto parecchie discussioni accese con amici che avevano deciso di non votare, rifiutare la scheda o annullarla. Personalmente è un comportamento che non mi convince. Malgrado tutto, sono dell'idea che bisogni almeno cercare di evitare il peggio. Limitarsi a un "tanto sono tutti uguali" mi pare inutilmente disfattista.
Tra gli astenuti/annullati, l'unico che mi ha dato una motivazione di qualche valore è stato chi mi ha detto "Spero che Berlusconi stravinca. Così almeno le sinistre capiscono una buona volta che così come sono non ci rappresentano e che devono cambiare. Ci subiamo cinque anni adesso per rinnovarci e avere qualcosa di buono poi, invece di accontentarci eternamente della mediocrità".

Molto bene. Lo step 1 è completato con successo. Tra cinque anni vedremo com'è andato lo step 2.

E adesso, per risollevare il tono di questo post troppo serioso, uno sguardo a uno degli argomenti più attuali che dovrà affrontare il nuovo governo: il problema dell'occupazione. Oggi scopriamo una professione poco conosciuta : supporto tecnico sulla morte nera.


3 commenti:

Fed Zeppelin ha detto...

Ah 'nnaggia: non ho le competenze per andare a lavorare sulla Morte Nera!
Detto questo, capisco la motivazione del tuo conoscente che ha giustificato così mil non voto, è più o meno uno dei motivi per cui non volevo votare nemmeno io (oltre al fatto che non sapevo per chi diavolo votare). Poi alla fine sono andata.
Quello che è successo poi ha però legato un sasso bello grosso al collo delle speranze di chi si augurava che la sconfitta spingesse la sinistra a cambiare: ho sentito le persone che voto da sempre dire: "abbiamo perso perché abbiamo tolto la falce e il martello dal simbolo"
-__-
possibile che si preferisce sempre porsi il problema di cambiare nome o simbolo e non ci si fa mai un serio esame di coscienza???
certe cose, temo, non cambieranno mai.

Il Coniglio Mannaro ha detto...

Purtroppo la politica prevede un 80% d'attenzione verso la forma e un 5% verso la sostanza; il rimanente 15% si perde in sprechi economici come il materiale propagandistico, la cui efficacia, a mio dire, è inesistente.

Personalmente mi aspettavo questo risultato, anche se non me lo auguravo. Preferisco non pronunciarmi sul futuro, perchè lo vedo alquanto grigio.

Rispetto chi vota per gli altri schieramenti, ma non mi sento molto comprensivo nei confronti di chi non vota "perchè sono tutti ladri"; proprio qualche sera fa ho discusso animatamente con un mio amico che non ha votato sostenendo la propria tesi con queste argomentazioni (in realtà è sardo e abita a Vercelli, per cui sarebbe dovuto andare in Sardegna a votare e non ha voglia; peccato che ci vada ogni volta che vuole, quando vuole...).
Trovo sbagliato astenersi dal voto per pigrizia, attingendo dai luoghi comuni per nascondere la totale mancanza d'interesse nelle questioni che riguardano tutti gli italiani; è facile lamentarsi senza prendersi un minimo di responsabilità.
Non credo neanche all'efficacia di un'astensione per "Mandare un segnale": ritengo che per tentare qualcosa, seppur minima, per un cambiamento, sia una possibilità da non buttare.
Molto probabilmente pecco d'ingenuità, ma ritengo che fare qualcosa, seppur piccola, sia meglio che non far nulla.

sauron era un bravo artigiano ha detto...

@fed : purtroppo è sempre più facile dare la colpa a qualcosa di semplice piuttosto che riflettere un po' più a fondo. Non mi piace chi non vota solo perchè "tanto sono tutti uguali". Posso accettare chi lo considera un sacrificio per mandare un messaggio ai partiti da cui non si sente rappresentato. Ma secondo me è una pia illusione sperare che colgano.

@mat : il risultato me lo aspettavo, ma non una batosta così netta. Ho il forte sospetto che Grillo e la sua campagna pro astensione abbiano fatto danni. Non mi resta che sperare che i vincitori si dimostrino migliori di quanto temo che siano e i perdenti colgano l'occasione per riflettere sulla sconfitta.