giovedì 3 aprile 2008

on demand

Una cosa che spesso sorprende i miei interlocutori è che non guardo mai la televisione. Non è un fatto snobistico. Semplicemente, non mi capita mai di farlo. Talvolta sento parlare di un programma televisivo interessante e mi riprometto di darci un'occhiata. Poi arrivo a casa, mi metto a fare altro e me ne dimentico.

Solo che quello che ho appean scritto non è vero. Me ne sono reso conto ultimamente, riflettendoci. Semplicemente, i prgorammi che guardo non sono quelli che passano sulle varie emittenti. Ho un hard disc bello capiente, una collezione imponente di dvd e c'è chi mi rifornisce di novità in dvx.

Recentemente mi sono guardato la serie tv red dwarf (vecchia di una decina di anni), mi sto rivedendo, per al prima volta per benino, il monthy python flying circus (sono alla seconda stagione, vecchia di una quarantina di anni) e attendo che si rendano disponibili man mano i nuovi episodi di battlestar galactica e big bang theory (una sitcom che mi divertiva molto all'inizio ma mi piace sempre meno e probabilmente abbandonerò a breve).

Non è vero che non guardo la tv. Ma la programmazione, che seguo a dire il vero sul monitor del pc piuttosto che sulla televisione vera e propria, è sfasata rispetto a chi mi circonda. Uno sfasamento che va da qualche mese nel futuro (galactica) a qualche decennio nel passato (monthy python).

Questo mi crea qualche disagio. In effetti mi taglia fuori da parecchie conversazioni tra amici e colleghi. Con me cadono nel vuoto troppe allusioni a trasmissioni e serie televisive in voga. E d'altra parte quello che guardo io è sconosciuto o obsoleto.

Qualcuno, non sono così competente da sapere chi o in quali circostanze, ha notato che una conseguenza dei mezzi di trasporto e di comunicazione è che i gruppi sociali non sono più basati sulla geografia ma sulla comunanza di interessi. Ignoro il nome del mio vicino di pianerottolo (1) perchè posso farlo e frequentare invece gente che abita da tutt'altra parte. Il mio mondo non è più il suo. Poco per volta sta capitando qualcosa di affine.

Il mio modo di seguire la tv non è particolarmente innovativo e sono certo che queste mie impressioni non siano particolarmente originali. Di televisioni interattive, tv on demand e compagnia bella se ne parla da un po'. Senza nemmeno tirare in ballo web 2.o e contenuti multimediali. La possibilità di costruirsi il proprio palinsesto è disponibile fin da quando sono usciti i primi videoregistratori (e , guardacaso, le prime polemiche sul diritto d'autore dei film). Anche Itunes e emule non li ho certo inventati io.

Però è interessante accorgersi di star vivendo in prima persona l'attimo in cui un universale condiviso più o meno da tutti si frantuma in un insieme di particolari.


(1) ok, nel mio caso no, ma solo perchè nell'appartamento accanto ci vive mia sorella. Questo non toglie che, talvolta, *vorrei* ignorarla.

4 commenti:

Mirtillangela ha detto...

@Sauron: "Però è interessante accorgersi di star vivendo in prima persona l'attimo in cui un universale condiviso più o meno da tutti si frantuma in un insieme di particolari."

Hai espresso a meraviglia il modo con cui i media digitali, e in particolar modo la rete Internet,
stanno erodendo i tradizionali spazi "pubblici condivisi" come la tv a vantaggio di mondi "a misura", tagliati sui gusti delle persone.

L'individuo sta recuperando i suoi spazi, si riappropria di dimensioni particolari trascurate a vantaggio della crescita, e dell'identità, collettiva. L'uomo ritrova la sua libertà di "scegliere" e di "fare esperienza" di ciò che desidera davvero.

Per molti tutto ciò rappresenta uno spauracchio: con Internet la società si disgrega, l'egoismo trionfa, le relazioni umane si virtualizzano, il mondo va allo sfascio.

Personalmente non la vedo in modo così catastrofico. Certo stiamo cambiando molto e le relazioni sociali di stampo "piccola comunità" non sono più applicabili in contesti metropolitani da decenni. Internet ha colto questa realtà e l'ha amplificata offrendo a milioni di persone chiuse nei loro appartamenti, l'occasione di vivere esperienze, vite, relazioni e sentimenti che spesso nel quotidiano sono difficilissimi da esperire.

E personalmente non ci vedo nulla di male, anzi. Se mio padre, che ha la passione della montagna, avesse potuto conoscere persone in tutta italia con la sua stessa fissa, forse sarebbe stato un uomo diverso, più ricco.

Forse anche un pizzico più solo...

sauron era un bravo artigiano ha detto...

Personalmente non lo trovo affatto catastrofico. Neanche mi entusiasma particolarmente a dire il vero. Di volta in volta mi entusiasma o mi scoraggia a seconda dei casi. Di certo, come noti, è arricchente. Chiunque può entrare a fare parte di una comunità che condivide i suoi gusti e i sui valori. Cosa inconcepibile (o concepibile solo in modo molto più limitato, con i tempi della posta cartacea) tempo fa.

D'altro canto mi viene un po' il sospetto che questo conduca a amicizie più superficiali e una mentalità da fast food per quanto riguarda i rapporti umani. E' uno di quei casi in cui è difficile salvare capra e cavoli.


Più che altro, quando qualcosa porta alal mia attenzione queste situazioni, mi trovo a osservare la situazione con curiosità. E' un periodo interessante in cui vivere.

Il Coniglio Mannaro ha detto...

Beh, per quanto concerne il "non vedere la tv", sei in buona compagnia: difficilmente guardo qualche programma televisivo; evito come la peste i reality (ammetto di non everne mai guardato uno e un po' me ne vanto, perchè li odio...), non riesco a seguire le serie tv, se non qualche eccezione in dvd (Scrubs), per il semplice motivo che odio trovarmi a un appuntamento fisso con il televisore.
Credo sia comprensibile il tuo disagio, durante le conversazioni con amici, perchè anche a me sfuggono le allusioni sul personaggio del Grande Fratello di turno (poi vorrei che la gente leggesse 1984, per capire che il Grande Fratello non è un programma televisivo...). In ogni caso, non me ne curo; vi sono altri argomenti di discussione, oltre alla televisione, e meno male!!!

è vero che in certi casi le relazioni si virtualizzano (complice anche il telefonino, oltre che internet) e che in parte ciò è negativo, ma vi sono anche lati positivi.
I blog in cui noi interagiamo è un esempio lampante del bicchiere mezzo pieno: confrontarsi è sempre un aspetto importante della propria vita; la situazione da evitare è ridurre le proprie interazioni alla sfera virtuale, divenendo “eremiti da pc”, isolandosi dal mondo concreto a favore di quello virtuale.

Sulla comunanza d'interessi piuttosto che su quella geografica, penso che la tua osservazione sia molto interesante. L'unica mia preoccupazione in merito è che si rischi di ignorare interessi e passioni altrui, sfociando in un'equazione del tipo ignoranza=mancanza di rispetto=intolleranza.
Mi rendo conto che questa mia ultima paura possa essere esagerata, ma considerando il comportamento generale, non mi sento di escluderla…

sauron era un bravo artigiano ha detto...

Certamente ci sono altri argomenti di discussione. Eppure mi accorgo talvolta di come le conversazioni si appiattiscano sempre su quei due o tre argomenti a dire sempre le stesse cose. Mi riferisco naturalmente alle conversazioni con i colleghi alla macchinetta del caffè o in pausa pranzo, non a amicizie più strette.

Ma in questi casi, dovendo trovare un argomento comune,si ricade sempre sulle stesse cose. Penso che potrei stare nel corridoio accanto all'ufficio, origliare i dialoghi e non sentire più di una dozzina di argomenti in una giornata. I programmi televisivi, qualche pettegolezzo d'ufficio, il calcio... Più si è estranei a questi argomenti e più si ha un po' la sensazioen di essere delle specie di alieni.




Secondo me, poi, un altro potenziale effetto secondario delle potenzialità offerte da internet è un eccesso di specializzazione. Se mi interessa un argomento posso trovare altri appassionati e parlare sempre solo di quello. Non ho la necessità di interessarmi ad altro per interagire con i miei amici.

Ma in realtà mi sembrano problemi quasi trascurabili per tutta la ricchezza delel offerte ce la rete ci mette a disposzione !