giovedì 24 aprile 2008

amicizie e banalità

L'aspetto meno piacevole è questo : stanno combaciando due momenti critici. Uno sul progetto che sto seguendo e l'altro su di un progetto che credevo di essermi lasciato alle spalle. Come risultato sono un po' tirato da tutte le parti e devo ringraziare la burocrazia romana se lo scorso fine settimana non l'ho passato al lavoro nella capitale. Grazie burocrati per avere fatto problemi con il permesso d'accesso per i festivi. Il mio week end ne ha tratto grande giovamento.

In compenso,domani passo metà giornata a Torino e l'altra metà a Milano.

E qui l'aspetto piacevole. Che appena si è sparsa al voce che sarei transitato all'ombra della madonnina hanno cominciato a fioccare mail e contatti per organizzare qualcosa in serata. Ho finito per combinare una cena con certi colleghi che non vedo da tempo ma, avessi voluto, non sarebbero mancate le alternative.

Ora, può essere un commento ingenuo o banale o che, ma è una bella sensazione sapere che ci sono così tante persone che sono contente di vedermi e che sono pronte a cambiare i loro progetti quasi senza preavviso per incontrarmi. E che io ho piacere di rivedere. Mi fa sentire... non so... un po' meno solo. Mi rende piacevole spostarmi perchè il lavoro è solo più una scusa per la gioia di reincontrare gli amici. E' anche un successo personale, perchè per molto tempo ho trovato difficile coltivare le amicizie e conservarle nel tempo.

Al ritorno conto di prendere il treno di mezzanotte e mezza che dovrebbe permettermi di rientrare in casa verso le tre.

A meno che non vada come l'ultima volta che sono uscito con quella gente. In quell'occasione ho preso il treno delle 7 di mattina, mi ci sono addormentato stordito dalla nottata e mi sono poi risvegliato che il treno era arrivato a Torino senza che mi svegliassi, era ripartito e adesso mi stava riportando a Milano.

Non mi dispiacerebbe mica.

4 commenti:

Fed Zeppelin ha detto...

Che bello!!!!!
è una sensazione fanstastica, però stavolta occhio al treno eh!

sauron era un bravo artigiano ha detto...

Sì. Sono contento.

Alritorno non ho avuto problemi: ho preso il treno di mezzanotte e 30 e ero ancora relativamente sobrio.

Il Coniglio Mannaro ha detto...

Aaah, il treno. Anche a me è capitato, una volta, di rischiare il ritorno (solo sulla tratta Torino-Vercelli, però): era il periodo in cui prendevo il treno alle sei del mattino. Il sonno è una brutta bestia...

P.s. se fai un salto da me c'è qualcosa che ti attende...

sauron era un bravo artigiano ha detto...

Io ho fatto per un po' il pendolare sulla tratta Torino-Savigliano. Non ho mai perso la mia fermata (dopo un po' avevo sviluppato un istinto che mi permetteva di dormire come un sasso e svegliarmi prima di dover scendere), ma mi è successo di provare un certo panico a svegliarmi circa all'ora giusta, guardare fuori dal finestrino, non riconoscere il panorama e non sapere a che punto della tratta mi trovavo e se per caso non avevo superato la mia destinazione.

Ho visto il "qualcosa" date. Grazie!