sabato 3 maggio 2008

Juno, o come il product placement ha cambiato i miei gusti

Sono andato a vedere il film Juno. Il film è una commedia piacevole e un po' piaciona su una studentessa delle superiori che rimane incinta. Il ragazzo di lei è ghiotto di caramelle tic-tac il che, stranamente, è quello che mi ha stimolato la riflessione di cui ho voglia di parlare.

Tempo fa mi ero letto qualche testo sulla scrittura creativa. Tra i vari discorsi c'era anche il consiglio di essere specifico nelle descrizioni. "una macchina attraversò la strada" è una frase molto meno evocativa di "Una vecchia fiat panda azzurra attraversò la strada lasciando dietro di un odore di fumo, rumore di marmitta a pezzi e il ricordo di lamiere ammaccate".

Un consiglio del genere è diventato controproducente. Almeno, lo è se lo spettatore sono io. Nel film, ogni volta che una scena tornava sull'argomento, la mia sospensione dell'incredulità veniva strappata via dal lato paranoico della mia personalità e mi trovavo a vivere un dialogo interiore pressapoco così :

Io - Hei, cosa c'è?

Lato paranoico - Hai sentito? Hanno menzionato di nuovo le tic tac.

I - Sì,sì, va bene, e allora? Mica c'è niente di male. Fa parte di come hanno caratterizato il personaggio.

Lato paranoico - come sarebbe a dire "Mica c'è niente di male"? E' pubblicità! Stanno cercando di influenzarti!

Io - Va bene, ma dovevano pure dargli caramelle di qualche tipo, no? Potevano sceglierne uno qualunque. A parità di condizioni, magari hanno scelto quello che pagava di più. Ora, ti dispiacerebbe ridarmi la mia sospensione dell'incredulità, che mi serve?

Lato paranoico - No, non te la rendo finchè non ammetti che ti da fastidio

Io - No che non mi da fastidio. E adesso ridammela.

Lato paranoico . Sì invece, e non te la ridò.

Io - Guadra! una scimmia a tre teste!

Lato paranoico (voltandosi a guardare)- Dove?

Io (strappandogli via la sospensione dell'incredulità) - Ha ha, fregato!

Insomma. Alla fine ha vinto lui e ho dovuto ammettere che mi da fastidio.

Ora, il punto è che non ho prova che la ditta che produce i tic tac abbia sborsato qualcosa per farsi menzionare in modo così evidente (1). Se non l'avesse fatto, probabilmente quelle scene sarebbero identiche. Quello che ho è un filtro mentale che fa scattare sirene d'allarme appena appare un prodotto riconoscibile. Così mi sono reso conto che il mio apprezzamento è scemato per via di qualcosa che potrebbe esserci o meno. L'abitudine a un onnipresente product placement mi ha aggiunto una consapevolezza, un contesto di cui avrei fatto volentieri a meno per cui apprezzo di meno una storia per via di qualcosa che potrebbe o meno esserci.

Se non altro è difficile che qualcosa di simile possa accadere per i film fantasy (2). Magari una sponsorizzazione da parte di Olivander per le bacchette magiche, ma a parte quello non ci sono molti prodotti commerciali che possano trovare spazio nella terra di mezzo.

Aspettiamo il film de "lo hobbit".

E Bilbo non indosserà jeans firmati

E Pungolo non sarà marchiato Beretta o Smith and Wesson.

(1) In compenso, se quella ditta non l'ha fatto, chi si occupava di questo tipo di finanziamento per questo film merita di essere licenziato.
(2) Non sto pensando ai giocattoli e ai gadget. Non ci penso.Non ci penso.Non ci penso.Non ci penso.Non ci penso.lalalalalalala non ti sento!

4 commenti:

Il Coniglio Mannaro ha detto...

Voglio sperare che Bilbo non indossi mai solette antiodore o cerotti contro le veschiche,o si fumi l'erba pipa della Marlboro, o faccia la seconda colazione con i prodotti del Mulino Bianco...

Fed Zeppelin ha detto...

Macché l'erba pipa che fumava Bilbo sappiamo tutti che era d'importazione giamaicana, secondo te dove prendeva lo spunto per scrivere tutte quelle canzoni? (e ti credo poi che credeva di essere invisibile)

Mirtillangela ha detto...

@Sauron: spesso capita anche a me di sentire questa vocina impertinente che tende sempre a rovinarmi le cose. In me si manifesta anche mentre leggo un libro: io VOGLIO e fortissimamente VOGLIO gustarmelo senza farmi pippe mentali, voglio godermelo perchè so che merita ma...ma...ma... la vocina mi pedina, mi torturam si affaccia puntualmente qal minimo appiglio utile e la lettura si rovina. Irrimediabilmente.

E' più forte di me. E poi, quando alla fine mi arrendo, la vocina trionfante dice: " te lo avevo detto io!"

C'è una cura che non comprenda la neuro?? ^^'

sauron era un bravo artigiano ha detto...

@mat Speriamo. Anche perchè gli hobbit sono scalzi e le solette antiodore appiccicate direttametne sotto i piedoni pelosi non sarebbero bellissime esteticamente


@fed : per non parlare delle figure che si faceva quando, credendosi invisibile, si metteva tutte le dita nel naso contando che nesuno lo potesse vedere...


@Mirtillangela : Sì, è proprio quello che capita. Sembra che la mente si impunti su qualche particolare magari del tutto secondario e non riesca più a staccarsene. Cure nn ne ho trovate, però a quanto pare può servire come argomento di conversazione