Un paio di domeniche fa sono stato in Francia in occasione di un festival sul ballo popolare. Da qualche giorno volevo scriverne per commentare diverse cose, quasi tutte piacevoli.
Quelle meno piacevoli sono poche e non molto importanti: la levataccia al mattino dopo avere passato la sera prime a chiacchierare con un paio di amici che non vedevo da tempo. La pioggia che nel pomeriggio ci ha costretti sotto un tendone a bere birra e rosicchiare socca (1) offerta dall'organizzazione invece di girare per le strade come previsto.
Quelle piacevoli sono varie e numerose, inclusa una gentilezza inusuale da parte dei solitamente spocchiosi francesi.
Un gruppo folkloristico includeva, tra numerosi bambini in abito tradizionale, un paio di evidente origine africana.
Un'immagine, quella pelle scura accostata ai vestiti di non so più quale valle alpina, che ho trovato buffamente simbolica.
Come sovente succede, è passato qualche giorno tra la scena e il momento in cui mi sono seduto a scriverne. Nel frattempo ho letto di un pazzo in norvegia che ha ucciso più di novanta persone proprio perchè sostenevano quell'integrazione rappresentata da quell' immagine che mi aveva tanto colpito.
Come al solito, un'immagine che fa ben sperare e una di segno opposto. Tipico di questo mondo dare un colpo al cerchio e uno alla botte.
Quello alla botte, va detto, poteva anche tirarlo un po' più piano.
(1) La versione locale della farinata ligure. Eravamo in Francia ma vicino al confine. Ci sono destini peggiori che passare un pomeriggio a chiacchierare mentre si beve e mangia a scrocco.
lunedì 25 luglio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Io sono convinto che alla fine il cerchio terrà e non ci sarà più bisogno di colpi :)
Ma la socca è buona come la farinata ligure?
@val: Mah. Io non sono così convinto.
Quanto alla socca, a me è piaciuta anche più della farinata, ma la differenza, se esiste, è minima, e potrebbe essere solo questione del posto piuttosto che della ricetta.
Posta un commento