martedì 23 settembre 2008

ferie, terminator e il modem fantasma

Ok sono rientrato dalle ferie. Niente di che, a dire il vero : i molti progetti si sono poi trasformati in una lunga, tranquilla permanenza in campagna e una serie di escursioni di piccolo cabotaggio.

E una dieta povera anzi, poverissima della internet in versione flat come a casa.

Ne ho sentito la mancanza in modo strano. Per un po' ho pensato che quando avessi avuto il tempo e il pc per raccogliere le idee avrei commentato che internet oramai è come uno dei cinque sensi : percepisco la realtà con vista, gusto, olfatto, tatto, udito e google.

Ogni volta che sentivo una notizia interessante mi veniva d'istinto di protendermi verso una tastiera e controllare cosa ne diceva la rete. Un picco di forma un po' insolita ? Chissà se c'è qualche notizia curiosa al riguardo. Una sagra? Una possibile viaggio, un'escursione? Vediamo se ci sono informazioni.

Mi sono reso conto che più ancora che ai cinque sensi il mio comportamento era quello di chi ha un arto fantasma. Come quando qualcuno perde un braccio ma ha ancora la percezione del prurito sul braccio che non c'è più. Io non avevo la tastiera am mi veniva ugualmente di usarla.

E adesso che sono rientrato, sono andato a cercare per curiosità internet addiction su wikipedia.

Che se ci pensate è un po' come cercare "arto fantasma" sull'enciclopedia e aiutarsi nella lettura
scorrendo le parole con l'indice della mano che non c'è.

La fantascienza ama spesso parlare di cyborg, organismi collegati all'elettronica. Siamo così diversi? Se avessi un cavetto che mi collega direttamente il cervello al pc sarei un cyborg. Invece il collegamento avviene tramite gli occhi (e la tastiera, vabbè, ma il riconoscimento vocale sta facendo progressi). Visto che si va verso il wireless direi che sono una versione particolarmente avanzata di cyborg. Terminator mi fa una pippa. Dovrei mandare il curriculum a skynet


Insomma, oggi sono tornato al lavoro.


Come capita in questi casi, la mia mente non si è ancora ripresa dall'idea e mi vengono fuori post strani.

10 commenti:

Fed Zeppelin ha detto...

si, sarà pure un post strano, ma è la stessa cosa che capita a me quando sono forzatamente lontana dalla rete. Cyborg anche io?
Comunque ben tornato, hombre, si sentiva la tua mancanza :)

Mirtillangela ha detto...

Ma bentornato! Concordo con Fed, si sentiva la tua mancanza in linea ^^

Quanto alla strana dipendenza che ti ha colpito, credo che tutti noi internauti per trastullo o per lavoro, l' abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita.
E' una strana sensazione, come se la mente avesse imparato a lavorare su un livello ulteriore. COme dici tu, come se ai 5 sensi se ne fosse aggiunto un altro.
E stare senza, fa sentire un pò monchi, almeno per qualche giorno. Poi, almeno personalmente, mi abituo all'assenza ma sto sempre con la mentre proiettata al momento in cui riavrò la mia beneamata connessione!

Io non penso che sia una cosa necessariamente patologica, la patologia scatta su ben altre scale di dipendenza. ^_^

sauron era un bravo artigiano ha detto...

@fed grazie. E, sì, mi rendo conto che probabilmente è una cosa piuttosto comune. Ma non ci si rende mai conto di quanto mancherebbe qualcosa finchè... beh, finchè non manca per davvero (per una verifica: chiedere a qualcuno quasi annegato se gli mancasse l'aria).

Quanto al cyborg, comunque, può anche darsi che tu lo sia davvero. Le definizioni di cyborg tendono a essere piuttosto vaghe.

Ti sei mai chiesta quando è che si coincia a esserlo? Quanti strumenti artificiali bisogna integrare con il proprio corpo? Basta portare le lenti a contatto? Avere una protesi all'anca? Un apparecchio acustico? Un orologio da polso? Un ipod?

@mirtillangela : grazie anche a te :)
beh, ci sono diversi gradi di dipendenza. Di certo non intendo paragnarmi a un tossicodipendente o chissà che. Non seriamente, almeno (per scherzo magari sì).

La cosa che mi ha colpito è appunto il tipo di mancanza. Non è tanto il "mi manca qualcosa di piacevole" come potrebbe essere il sentire la mancanza di un cibo preferito. E' proprio la sensazione che la percezione del mondo sia incompleta.

Fed Zeppelin ha detto...

@Sauron: "Ma non ci si rende mai conto di quanto mancherebbe qualcosa finchè... beh, finchè non manca per davvero"

credimi, lo so, e se non lo avessi saputo lo starei scoprendo adesso
-__-

per quanto riguarda essere cyborg... dunque ho due denti con la vite di titanio dentro... se ci aggiungo il lettore mp3 posso sperare di potermi considerare tale?

Il Coniglio Mannaro ha detto...

Un rientro dopo lunga assenza degno del tuo blog: bentornato!
Direi che il senso di mancanza sia dovuto proprio all'abitudine e al peso che alcune componenti tecnologiche hanno ormai sulla nostra vita quotidiana.

Per esempio, una volta sono andato a Torino e ho dimenticato a casa il cellulare; ammetto con un pizzico di vergogna che la mia vita sociale ne ha risentito, dato che: 1- non potevo contattare alcune persone per pranzarvi insieme (non ricordavo il loro numero di telefono!); 2- ho perso l'appuntamento con un'amica che mi aveva proposto un aperitivo (e la storia del telefono dimenticato a casa sarebe suonata una scusa a chiunque); 3- ho subito un colpo di sciopero ferroviario di cui ero all'oscuro (e che mi era stato notificato al mattino da mio fratello via sms).

Ammetto che internet mi rende quasi dipendente (quasi, perchè capita che passi alcuni giorni senza scaricare la posta o trafficare in rete), ma ritengo di dipendere da altre "diavolerie", come, appunto, il telefono, o il lettore mp3 (qui complice l'amore incondizionato per la musica).
In conclusione, credo che ognuno di noi abbia le proprie "manie", cui sia giusto dare un limite qualora esse impegnino eccessivamente il nostro tempo e i nostri sforzi. Io cerco di tenere il telefono spento, di tanto in tanto.

Mi risulta, infine, che Skynet abbia approvato un piano di ridimensionamento dell'organigramma, per cui si prevede il licenziamento di un numero ancora imprecisato di T101 e la cassaintegrazione per circa un migliaio di T1000; altro che Alitalia...

sauron era un bravo artigiano ha detto...

@fed : Non ci avevo pensato. Tu veramente ti trovi in una situazione molto più coraggiosa e definitiva di quanto sia mai capitato a me.
Ti consiglierei comunque di integrare il lettore mp3 con un dente, giusto per garantire la tua condizione di cyborg. Potresi essere la prima persona che, quando fa freddo e batte i denti, ha come effetto di far partire "immigrant song" o "stairway to heaven". (O, pratchettianamente "ladder to paradise", se hai già letto soul music).

@mat Personalmente non amo il cellulare (ne ho uno solo perchè l'ho vinto alla lotteria del negozio sotto casa e lo dimentico regolarmente spento) ma tra le cose che elenchi oramai sono inseparabile dal lettore mp3 con qualcuno dei vari podcast che seguo.
Queste opportunità offerte dalla tecnologia hanno davvero l'effetto di ampiare le nostre percezioni, ma poi la nostra normale umanità sembra meschina al confronto, quando ci troviamo a doverne fare a meno!

Quanto a Skynet, è un dramma. Ma vedrai che arriverà una cordata per salvarlo. Ho sentito dire che le Stark Industries sono interessate, anche se per l'accordo con la cgl (Cyborg generici lavoratori) è un po' difficile.

Mirtillangela ha detto...

@sauron: carissimo, se il rientro dalle ferie non ti ha messo del tutto ko, potresti contattarmi via e-mail (la trovi sul mio bloggo nel profilo)?

Fed e io avremmo una cosa gdrresca da chiederti! ^_^

grazie mille!

sauron era un bravo artigiano ha detto...

ok. Ti ho contattato via mail (sauroneraunbravoartigiano, e il resto è il solito gmail.com)

Anonimo ha detto...

non è per niente un post strano.
o, se lo è, lo è pure l'analisi della comunicazione da marshall mcluhan in poi.
so che sa di trito citare mcluhan, almeno dal film di allen in cui compare, ma ne gli strumenti del comunicare (scritto in un periodo d'oro, quando l'ipertesto era una cosa nuova, xanadu soltanto un luogo mitico e la gente non aveva ancora iniziato ad assemblarsi l'altair 8080 in casa (cfr hacker di stephen levy)) racconta che la tecnologia è esattamente estensioni dell'uomo (proprio come arti e, in alcuni casi, sensi potenziali o selettivi) e che i media sono estensioni della sua coscienza.
la stessa impressione che hai tu (e fed, e mirtillangela, e me e millemila altri internet addicted) d'altronde ce l'hanno avuta altri con la televisione e prima ancora ancora con la radio, e prima ancora con i giornali, e prima ancora con i libri stampati a caratteri mobili e prima ancora con i manoscritti e prima ancora con la scrittura... tutte tecnologie che nell'espletamento delle loro funzioni si sono via via affiancate ai nostri sensi e arti e atti (fino, in alcuni casi, a sostituirli: pensa anche solo a quanto della tua memoria è supplito dalla scrittura. dalla lista della spesa ai reference book)(in realtà, come insegna ortoleva, nel sistema dei media nulla è mai veramente sostituito: adesso usiamo la nostra memoria diversamente: siamo diventati dei cataloghi che sanno riferire dove trovare le informazioni).

in più la rete, onnipervasiva, rizomatica, attraverso il deck della nostra coscienza sembra connettersi direttamente alla corteccia cerebrale (wetware sull'esempio di hardware, non a caso). è proprio grazie a questa suggestione, abbondantemente curata dal cyberpunk prima maniera e da dick prima del cyberpunk, che certe idee riguardo al fatto che l'"allucinazione consensuale e sinestetica" sia questa e non quella nei server si sono diffuse memeticamente nell'immaginario (e inconscio?) collettivo.

[...]

ohddio. scusa.
cercherò di non farlo più.

sauron era un bravo artigiano ha detto...

Alladr, quello che dici è molto interessante. Non avevo mai pensato che, bene o male, da internet in giù fosse sempre tutta un'evoluzione dello stesso tipo di tecnologia e ceh gli stessi ragionamenti potessero applicarsi a tecnologiè anche così antiche da essere ormai scontate.

Sarei molto deluso se, come dici, tu non lo facessi più. Apprezzo molto quando qualcuno mi fa notare approondimenti cui non avevo pensato.