io : Sì, perchè a volte le donne fanno delle richieste assurde. Anni fa una tizia mi ha mollato è poi si aspettava ancora che la consolassi io per avermi mollato.
amico: davvero?
io: Sì. Dopo qualche giorno mi chiama e mi propone di uscire a bere qualcosa. Io ci vado e quella diventa tutta tenera e comincia a dirmi che si sente sola. Ma dico io, sei tu che mi hai mollato, ti aspetti ancora che ti consoli io? Vai a chiederlo a qualcun altro.
amico: Cioè, lei ti ha invitato a bere qualcosa....
io : sì
amico : e ti ha detto tutta tenera che da quando non sta più con te si sente sola.
io : già. ti pare possibile?
amico : non ti è venuto il dubbio che magari ci aveva ripensato e voleva tornare con te?
io : ...
...
...
uh...
da qualche parte dovrei avere ancora il suo numero. Quasi quasi la chiamo "Senti, hai presente quella conversazione che abbiamo avuto nel '99? Ecco, vorrei un chiarimento..."
sabato 21 agosto 2010
venerdì 13 agosto 2010
Pandorum
Agosto per me è un mese strano. Normalmente prendo ferie verso la fine del mese se non a settembre, in modo da schivare almeno un po' della folla che si trova in giro. Così mi ritrovo più o meno da solo in città.
Ieri ho approfittato di amici appena tornati da una località marina del sud Italia e pronti a ripartire stasera per una località marina in Spagna e siamo andati al cinema.
Pandorum non è esattamente orrendo. Lo si potrebbe vedere come il prodotto definitivo di un estetica postmoderna: la ricerca dell'originalità non più in qualcosa di nuovo ma in un rimecolamento di citazioni.
Questo naturalmente a voler a tutti i costi cercare una giustificazione. Più realisticamente, questo film è solo quel che capita quando sceneggiatore e regista rimangono a corto di idee. Poco dopo l'inizio ho iniziato a divertirmi più a indovinare da dove avessero copiato le varie scene che a seguire la trama banale e i personaggi di carta velina.
Un giorno o l'altro mi procurerò davvero il bad movie bingo . Intanto, ecco i numeri estratti per questo film
(nota: non ho mai visto quali siano le voci sul badMovieBingo, questi sono solo i primi luoghi comuni che mi sono venuti in mente ripensando al film. Inoltre ho cercato di fornire una descrizione generica piuttosto che riferirmi esplicitamente a qualche scena)
* L'ombroso mostruoso: il protagonista incontra qualcuno e gli parla mentre per tutto il tempo questi rimane inquadrato in ombra da nascosto. Quando finalmente lo vediamo bene si suppone che rimaniamo stupiti scoprendo che non è quello che credevamo. In realtà eravamo tutti li che pensavamo "sì, vabbè, insomma, falla breve e dicci chi è"
* La fanciulla competente che finisce i power up. Non sono femminista per la stessa ragione per cui i pugliesi non votano lega nord: non mi conviene. Detesto stirare e una struttura sociale che mi permette di appioppare questo compito a qualcun altro mi va benissimo. Ciò detto, il cliche della donna che viene presentata come abilisssima combattente nella prima scena e poi perde misteriosamente le forze in modo da essere salvata dall'eroe è ridicolo.
* La conservazione della quantità di sporco: i personaggi sono puliti o sporchi sempre esattamente allo stesso modo. Indipendentemente se abbiano appena fatto la doccia o abbiano sguazzato nel letame
* Il movimento repentino con suono improvviso: questo c'è in quasi tutti i film horror e oramai comincia a essere noioso.
* Il pg power player: Il mio pg è un biologo ma anche un acrobata. E un esperto di arti marziali. E di armi bianche.
* i personaggi indistruttibili: colpito da una bastonata che ti ha scagliato in volo contro la parete opposta a dieci metri di distanza? Una breve smorfia di fastidio (probabilmente più per il mal d'aria durante il volo che per vera e propria sofferenza) e passa tutto.
* la geografia di Checov: il termine "fucile di checov" si riferisce al concetto che "se una pistola viene mostrata nel primo atto deve sparare entro il terzo". Nella geografia di Checov, se viene detto a inizio film che ci sono dei mostri e che bisogna andare in un certo posto tanto valeva mostrare il posto in questione con una targhetta d'ottone con su scritto "chtulhu, secondo piano".
* Le frasi a effetto senza soggetto : ovvero l'incontro con qualcuno che ne sa di più del protagonista ma che si ostina a parlare semplicemente di "loro" senza degnarsi di spiegare di cosa cavolo parli.
* La lezione di infodump: ovvero il personaggio che passa diversi minuti a spiegare cosa sta succedendo. Spesso non è nemmeno chiaro perchè si prenda la briga di farlo. Nei casi migliori non si capisce nemmeno come faccia a saperle certe cose.
Ieri ho approfittato di amici appena tornati da una località marina del sud Italia e pronti a ripartire stasera per una località marina in Spagna e siamo andati al cinema.
Pandorum non è esattamente orrendo. Lo si potrebbe vedere come il prodotto definitivo di un estetica postmoderna: la ricerca dell'originalità non più in qualcosa di nuovo ma in un rimecolamento di citazioni.
Questo naturalmente a voler a tutti i costi cercare una giustificazione. Più realisticamente, questo film è solo quel che capita quando sceneggiatore e regista rimangono a corto di idee. Poco dopo l'inizio ho iniziato a divertirmi più a indovinare da dove avessero copiato le varie scene che a seguire la trama banale e i personaggi di carta velina.
Un giorno o l'altro mi procurerò davvero il bad movie bingo . Intanto, ecco i numeri estratti per questo film
(nota: non ho mai visto quali siano le voci sul badMovieBingo, questi sono solo i primi luoghi comuni che mi sono venuti in mente ripensando al film. Inoltre ho cercato di fornire una descrizione generica piuttosto che riferirmi esplicitamente a qualche scena)
* L'ombroso mostruoso: il protagonista incontra qualcuno e gli parla mentre per tutto il tempo questi rimane inquadrato in ombra da nascosto. Quando finalmente lo vediamo bene si suppone che rimaniamo stupiti scoprendo che non è quello che credevamo. In realtà eravamo tutti li che pensavamo "sì, vabbè, insomma, falla breve e dicci chi è"
* La fanciulla competente che finisce i power up. Non sono femminista per la stessa ragione per cui i pugliesi non votano lega nord: non mi conviene. Detesto stirare e una struttura sociale che mi permette di appioppare questo compito a qualcun altro mi va benissimo. Ciò detto, il cliche della donna che viene presentata come abilisssima combattente nella prima scena e poi perde misteriosamente le forze in modo da essere salvata dall'eroe è ridicolo.
* La conservazione della quantità di sporco: i personaggi sono puliti o sporchi sempre esattamente allo stesso modo. Indipendentemente se abbiano appena fatto la doccia o abbiano sguazzato nel letame
* Il movimento repentino con suono improvviso: questo c'è in quasi tutti i film horror e oramai comincia a essere noioso.
* Il pg power player: Il mio pg è un biologo ma anche un acrobata. E un esperto di arti marziali. E di armi bianche.
* i personaggi indistruttibili: colpito da una bastonata che ti ha scagliato in volo contro la parete opposta a dieci metri di distanza? Una breve smorfia di fastidio (probabilmente più per il mal d'aria durante il volo che per vera e propria sofferenza) e passa tutto.
* la geografia di Checov: il termine "fucile di checov" si riferisce al concetto che "se una pistola viene mostrata nel primo atto deve sparare entro il terzo". Nella geografia di Checov, se viene detto a inizio film che ci sono dei mostri e che bisogna andare in un certo posto tanto valeva mostrare il posto in questione con una targhetta d'ottone con su scritto "chtulhu, secondo piano".
* Le frasi a effetto senza soggetto : ovvero l'incontro con qualcuno che ne sa di più del protagonista ma che si ostina a parlare semplicemente di "loro" senza degnarsi di spiegare di cosa cavolo parli.
* La lezione di infodump: ovvero il personaggio che passa diversi minuti a spiegare cosa sta succedendo. Spesso non è nemmeno chiaro perchè si prenda la briga di farlo. Nei casi migliori non si capisce nemmeno come faccia a saperle certe cose.
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