venerdì 25 gennaio 2008

Le streghe di Karres

Preso in una bancarella in centro su raccomandazione di un collega e letto tutto d'un fiato in una domenica d'ozio lo scorso fine settimana. Un libro deliziosamente leggero e avvincente come solo certa vecchia space opera sa essere. Nella sua leggerezz mi ah ricordato un po' certi juveniles di Heinlein, ma senza che i personaggi abbiano l'ingegnosità di quelli nei libri di quest'ultimo.Non ci sono assolutamente pretese di realismo o di artisticità. Ci sono però personaggi simpatici, molta azione, parecchia ironia e la sensazione quasi colpevole di una giornata trascorsa a rincorrere una storia tanto graziosa quanto ingenua e inconsistente. Ingenuità voluta quelal del libro, intendiamoci : ho sguinzagliato google sull'autore ed era tutt'altro che tonto e anche piuttosto innovativo sotto certi punti di vista.

Un mercante si trova a acquistare tre giovanissime schiave per salvarle dai loro padroni che le maltrattano. In realtà, i precedenti proprietari delle tre sono ben contenti di sbarazzarsene : infatti le schiave sono tre simpatiche piantagrane originarie del leggendario pianeta Karres.
Seguono varie vicissitudini, pirati spaziali, robot da guerra, perfide e seducenti spie galattiche, potenti entità malvage provenienti da un altro universo e altre potenti entità che invece si divertono più che altro a giocherellare con il protagonista spedendolo qua e la lungo lo spaziotempo.

E adesso sotto con il secondo volume del ciclo di Gormenghast, che mia sorella me lo ha riportato e me lo devo ancora leggere.

5 commenti:

Fed Zeppelin ha detto...

Mmmmmmmm, mi ai incuriosita sai? sarà che è un bel po' che non leggo sci-fi e sto andando in astinenza... se mi capita lo assaggio di sicuro.

sauron era un bravo artigiano ha detto...

Lieto di avere offerto lo spunto. Come ho detto,, l'importante è non aspettarsi niente di serio, ma come space opera scorrevole senza impegno è ottima.

Adesso, Gormenghast è tutt'altra storia : il primo mi era piaciuto moltissimo, ma è decisamente un altro genere. Ne dirò qualcosa tra un po'

Fed Zeppelin ha detto...

Allora aspetterò notizie e intanto mi segno questo per la prossima scorreria in libreria

Anonimo ha detto...

Proprio un bel libro. Certo, a me le bambine-ragazzine saputelle sia nella realtà che tra serie tv, libri e fumetti non sono state ne staranno mai a genio per usare un pò un eufemismo, però si sopportano a parte il finale con la situazione decisamente forzata

SPOILER

bastava solo una di raggazina lì. L' altra poteva rimanere tranquillamente coi genitori. E dire che poi quella più amabile l' autore l' ha tolta furbescamente di torno dopo poco. Meno male che per la maggior parte del romanzo ce n' è toccata solo una (ma con tutto il rispetto anche anche nel duello finale forse una ne bastava così come sull' astronave alla fine). Se c' è un difetto è prorpio questo a mio avviso.
.








Da non sottovalutare.
E dire che l'ho scoperto per caso (come succedono a volte cose interessanti).

Anonimo ha detto...

A pensarci bene bastavano due sorelle: una simaptica, gentile e ambile e un' altra di natura più "selvaggia" e ribelle che poteva riunire a sè i caratteri delle altre due che per alcune cose si somigliano. Vabbé.